Lo svizzero Tages-Anzeiger, il tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung e il ceco Lidové noviny. Quattro quotidiani che commentano il week end elettorale in Russia, dove il popolo è stato chiamato alle urne per il rinnovo del Parlamento. Elezioni considerate un banco di prova per le elezioni presidenziali del prossimo anno.
Russia unita, il partito al potere fondato da Vladimir Putin si è aggiudicato la maggioranza assoluta dei seggi ma con un crollo dei consensi rispetto alle elezioni del 2007: 48,5% rispetto a 64%.
Putin non è più intoccabile, scrive il Tages Anzeiger : “Le perdite registrate dal partito Russia unita sono un segnale d’allarme per il premier russo. Nessuno dei partiti che entrano nel nuovo Parlamento sono critici e liberali nel senso occidentale, in quanto la macchina dello Stato è da sempre vigile.
Ma il calo dei consensi di Russia unita segna una svolta e di fronte a questo indebolimento il popolo dovrebbe sentirsi incoraggiato a criticare maggiormente l’establishment, con più forza e coraggio. Tutt’a un tratto Vladimir Putin perde lo status di intoccabile e in vista delle elezioni presidenziali del prossimo marzo deve tener conto dell’avvertimento che fuoriesce da queste legislative.”
Il presidente russo Dmitri Medvedev ha qualificato la perdita della maggioranza dei due terzi di Russia unita, il partito al potere, il segnale della democrazia che avanza.
In realtà questo dovrebbe essere per lui e per il premier Putin un vero incubo, scrive il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung : “Il risultato di queste elezioni mostra come nemmeno l’apparato statale possa ancora garantire i risultati sperati.
I funzionari sono stati messi sotto pressione da parte dei loro superiori per votare “correttamente”, la campagna elettorale dell’opposizione è stata difficile e la pressione sui media e sugli osservatori indipendenti è stata forte. Numerosi rapporti denunciano manipolazioni elettorali il giorno dello scrutinio e i siti web dell’opposizione sono stati oscurati. Malgrado tutto questo, Russia unita ha mancato l’obiettivo che si era prefissata, ossia la maggioranza di due terzi alla Duma.”
E’ indifferente che le elezioni in Russia si svolgano in maniera legittima o secondo il volere di Vladimir Putin o di Dmitri Medvedev, commenta il quotidiano della Repubblica ceca Lidové noviny : “Il partito al governo avrebbe vinto anche senza l’arresto dei militanti dell’opposizione anche senza gli attacchi ai siti web che avevano cercato di denunciare i brogli elettorali.
Il nuovo Parlamento sarà sempre e ancora uno strumento nelle mani del prossimo presidente. La Duma accetterà sempre e ancora le leggi che piaceranno ai nuovi dirigenti. La dimostrazione di forza e di violenza e l’aver ancora negato una cultura politica sono stati superflui. Così come superflue sono state queste elezioni.”
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