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Platone e Facebook contro l’anonimato su Internet

Il Web dovrebbe imparare ad auto-regolarsi. Randi Zuckerberg, direttrice marketing di Facebook ha fatto un concreto passo verso la fine dell’anonimato su internet chiedendo ai membri del social network di utilizzare il loro vero nome.

… Gli individui si comportano molto meglio quando viene indicata la loro vera identità – ha spiegato Zuckerberg – E alla fine si tratta di una questione di responsabilità. Già nel 400 a.C. il filosofo greco Platone attaccava l’anonimato e scriveva: “Se una persona pensa che può agire in maniera ingiusta senza essere punita, agirà in maniera ingiusta. Ogni uomo crede che l’ingiustizia sia più conveniente della giustizia.”
Una cupa visione della natura umana, ma gli internauti di oggi minacciano seriamente di dare ragione a Platone.

(Fonte: The Times.co.uk)

Redazione

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