Eletto al primo turno lo scorso 28 maggio, sabato l’ex consigliere di Stato PPD Luigi Pedrazzini è stato confermato alla presidenza della Corsi, la Società cooperativa per la radiotelevisione svizzera di lingua italiana, dove da inizio gennaio sostituirà Claudio Generali.
Per il quadriennio, oltre a Pedrazzini nel comitato della Corsi vi saranno la vice presidente Anna Biscossa, socialista, Gabriele Gendotti e Giorgio Giudici, PLRT, Fabrizio Keller PLR-GR, Paolo Sanvido e Michele Foletti, Lega dei ticinesi.
In un intervento sul Corriere del Ticino, Pedrazzini ha fatto notare che la presenza di due rappresentanti della Lega malgrado il partito di Bignasca non abbia mai risparmiato critiche alla RSI denota apertura al dialogo e tolleranza.
Su La Regione di oggi si legge che “Con l’accentramento di molte competenze decisionali dal Comitato del Consiglio regionale Corsi a Berna, avvenuto il 1.gennaio 2010 e con il conseguente riorientamento della Corsi al mantenimento di uno stretto contatto con il territorio, le partite importanti per la Svizzera italiana si giocheranno a Berna. In primis quella per difendere le risorse finanziarie della Rsi, che riceve molti più soldi di quanti ne procura: Ticino e Grigioni italiano assicurano circa il 4,2% delle entrate, mentre i mezzi assegnati alla Rsi tramite la ripartizione del canone sono il 21,9.
Sulla futura ripartizione delle risorse in casa Ssr si gioca una delle ultime e più importanti partite della solidarietà confederale – afferma Pedrazzini – Non si tratta di difendere un’azienda regionale; a Berna bisogna ribadire che la Rsi è un elemento fondamentale per l’identità italofona in Svizzera.”
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Grazie, troppo buono caro Gigio. Aspettiamo il prossimo TG di Aldo Sofia e "compagni" di merenda del "Quotidiano", per veder in pratica i buoni propositi.
Grazie, troppo buono caro Gigio. Aspettiamo il prossimo TG di Aldo Sofia e "compagni" di merenda del "Quotidiano", per veder in pratica i buoni propositi.
... mentre non si può parlar di tolleranza ad aver "piazzato" lui in simile carica, alla fine dei suoi anni di comparsa in CdS - sempre ben corredati da grandi discorsi e poca concretezza -, bensì di dabbenaggine o del solito favoritismo partitico, che stanno a dimostrare come in Ticino, stentano a passare i veri cambiamenti ideologici.
... mentre non si può parlar di tolleranza ad aver "piazzato" lui in simile carica, alla fine dei suoi anni di comparsa in CdS - sempre ben corredati da grandi discorsi e poca concretezza -, bensì di dabbenaggine o del solito favoritismo partitico, che stanno a dimostrare come in Ticino, stentano a passare i veri cambiamenti ideologici.
Tema tiepido :roll:
Tema tiepido :roll:
Con la nuova ripartizione politica del CdA della Corsi, più in linea con il paese reale, spero si ritorni a proporre dei "Telegiornali", "Quotidiani" ed altri programmi di pura informazione neutrale (servizio pubblico) e non più giornalismo di servizio di regime radical-socialista.
Non credo proprio che i redattori del TG e del Quotidiano terranno conto di questi nuovi equilibri. Ci vorrà un salto di generazione affinché possa cambiare qualcosa.
Non sono i redattori a doverne tenere conto, ma il nuovo comitato che deve mostrare molta più autorevolezza richiamando all'ordine chi oggi opera al di fuori di una corretta ed oggettiva informazione.
Non ci vuole neppure un salto di generazione per cambiare le cose ma un salto di qualità e di onestà intellettuale.
Ma riconosco che è persino pretendere troppo da queste teste vuote.
Come soleva dire, fatalista, Claudio Generali:
noi non possiamo far niente,
sono LORO che hanno in mano il micrifono.
Erratum corrige.
Come soleva dire, fatalista, Claudio Generali:
noi non possiamo far niente,
sono LORO che hanno in mano il microfono.
Ciao Jack :wink:
la ragazza di San Diego ti ha scombussolato? Di la verità...
Io ero abbastanza interessato ma i chilometri...
... erano veramente troppi!
Penso di cercarmi qualcosa nei dintorni.
Con la nuova ripartizione politica del CdA della Corsi, più in linea con il paese reale, spero si ritorni a proporre dei "Telegiornali", "Quotidiani" ed altri programmi di pura informazione neutrale (servizio pubblico) e non più giornalismo di servizio di regime radical-socialista.
Non credo proprio che i redattori del TG e del Quotidiano terranno conto di questi nuovi equilibri. Ci vorrà un salto di generazione affinché possa cambiare qualcosa.
Non sono i redattori a doverne tenere conto, ma il nuovo comitato che deve mostrare molta più autorevolezza richiamando all'ordine chi oggi opera al di fuori di una corretta ed oggettiva informazione.
Non ci vuole neppure un salto di generazione per cambiare le cose ma un salto di qualità e di onestà intellettuale.
Ma riconosco che è persino pretendere troppo da queste teste vuote.
Come soleva dire, fatalista, Claudio Generali:
noi non possiamo far niente,
sono LORO che hanno in mano il micrifono.
Erratum corrige.
Come soleva dire, fatalista, Claudio Generali:
noi non possiamo far niente,
sono LORO che hanno in mano il microfono.
Ciao Jack :wink:
la ragazza di San Diego ti ha scombussolato? Di la verità...
Io ero abbastanza interessato ma i chilometri...
... erano veramente troppi!
Penso di cercarmi qualcosa nei dintorni.