“Bene, eccoci qui, sulla soglia di un disastro finanziario e sociale.” Con queste incisive parole è iniziato il discorso al Parlamento europeo del deputato britannico Nigel Farage.
“In questa sala, oggi, abbiamo i quattro uomini che dovrebbero ritenersi responsabili – ha proseguito – Eppure abbiamo sentito discorsi tediosi e tecnocratici. Continuate ancora a negare, a dispetto di ogni considerazione obiettiva, che l’euro sia un fallimento.”
Fra i quattro responsabili Farage ha indicato il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso e il presidente del Consiglio d’Europa, Herman van Rompuy.
Il deputato ha detto che di fatto nessuno di loro sarebbe effettivamente responsabile della crisi, tenuto conto che nessuno di loro è stato democraticamente eletto, né ha una qualsiasi legittimità democratica.
Poi si è rivolto al presidente van Rompuy e lo ha apostrofato senza usare troppi riguardi : “Lei, un uomo non eletto, si è recato in Italia dicendo che questo non è il tempo di elezioni ma è il tempo di agire. In nome di Dio, chi le dà il diritto di parlare in questo modo agli italiani?”
(Fonte: Wall Street Italia.com)
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Grande Nigel Farage, :) ma già l'ho detto l'altro giorno.
Grande Nigel Farage, :) ma già l'ho detto l'altro giorno.
Lapsus freudiano del premier ad interim M.Monti che nella conferenza stampa di Bruxelles si è lasciato sfuggire un enfatico ...."andremo a fondo", subito corretto con eleganza e simpatia (finiscono qui gli elogi). Intanto però le borse europee calano (quella italiana va a fondo) e lo spead vola alto. Ovviamente è colpa di Berlusconi.
Su Barroso e Van Rompuy, osceni nei loro salamelecchi, ha ben ragione l'eccellente Nigel Farage.
Lapsus freudiano del premier ad interim M.Monti che nella conferenza stampa di Bruxelles si è lasciato sfuggire un enfatico ...."andremo a fondo", subito corretto con eleganza e simpatia (finiscono qui gli elogi). Intanto però le borse europee calano (quella italiana va a fondo) e lo spead vola alto. Ovviamente è colpa di Berlusconi.
Su Barroso e Van Rompuy, osceni nei loro salamelecchi, ha ben ragione l'eccellente Nigel Farage.
Non vi pare di dimenticare il "prodo camuffato", Dottor Prodi(giö) dov'è?!
Non vi pare di dimenticare il "prodo camuffato", Dottor Prodi(giö) dov'è?!
Nigel un mito!
con lui ci si diverte un mondo
:mrgreen: :mrgreen:
Nigel un mito!
con lui ci si diverte un mondo
:mrgreen: :mrgreen:
E' ormai assodato da un vasto contesto di addetti, che le cause dell’attuale crisi globale sono:
a) la superpotenza della finanza, liberata da ogni vincolo e concentrata in pochi organismi così potenti da condizionare la politica e l’informazione come pure i meccanismi di controllo,
b) le insensate richieste di creazione di valore per gli azionisti (shareholder value), ancora adesso che la situazione è pesante.
Ma, questo mondo di cui sopra e del quale il "prediletto Nigel" è un interprete, è riuscito a fare credere che gli imputati siano l’invadenza del settore pubblico, il peso delle organizzazioni sindacali, le condizioni improduttive dei salariati, che creano disoccupazione a causa di continui aumenti salariali e bassa produttività.
Addirittura imponendoci l’inossidabile slogan colpevolizzante definito con: "l'egoismo dei garantiti". Il brutto è che molti ci credono.
E in ticinolive ci sono perfino i sostenitori. 8-O
Già, ma come spieghi che anche il tuo "corano" (Le Monde) parte da Mario Monti e Mario Draghi per accusare Goldman Sachs di gestire un occulto direttorio europeo capace di manovrare, in base ai propri interessi, gli uomini chiamati prima e generare e poi a governare la crisi dell'euro?
E Romano Prodi? Presente sul libro paga della Goldman già nel 1990?
Parlami di Massimo Tononi, già sottosegretario di Prodi dopo una fulgida carriera in Goldman Sachs, che oggi è presidente di Borsa Italiana, una società che controlla Piazza Affari. Carica assunta lo scorso giugno, poche ore prima del decollo dello spread?
Andare a vedersi qualche video con Nigel Farage ti fa spaccare in due dalle risate, un grande!
(Beninteso: il personaggio è molto "british"...MA LE ACCUSE SONO CHIARE E C'E' POCO DA RIDERE SUL CONTENUTO DELLE AMARE VERITA')
Il tuo intervento conferma quanto ho detto. Che tu poi mi sollevi il caso Prodi, perché egli-era-un-leader-del-centrosinistra-con-addentellati-nel-mondo-bancario-internazionale-ma-pure-vicino-alle-riforme-socialdemocratiche-per-cui-tutto-il-mondo-è-paese-eccetera, non cambia nulla alla sostanza del mio post. Sarebbe come dire che tutti quelli che lavorano negli uffici del Governo debbano per forza essere socialisti/statalisti... Per contro, invece, il ”nostro” è chiaramente uno dei tanti megafoni delle destre populiste europee. Le sue “popolari” accuse all'Europa e all'euro, sicuramente appassionate, le considero però semplici e incomplete. Vale a dire: sarebbe interessante che andasse anche a rivolgere il suo sguardo sull'origine dei mali economici importati dall’Euro-pa. Cioè le “disavventure” delle superpotenze della finanza mondializzata. Poche considerazioni, poi, sugli evidenti giochi speculativi indirizzati al tentativo di affossare le economie nazionali. Su questo aspetto, mi pare, passa il silenzio.
Il concetto a ben vedere è molto semplice. Per qualunque economia sana, vale il principio : "i soldi, prima di spenderli bisogna guadagnarli". Per economia sana intendo, lo studio dell'umanità nella produzione della sua vita quotidiana, lo studio del ruolo delle organizzazioni, di come gli uomini fanno appello alle grandi industrie, ai sindacati ed ai governi per soddisfare i propri bisogni economici; lo studio degli scopi che queste organizzazioni perseguono nella misura in cui si accordano e si oppongono all'interesse generale. E infine come far prevalere l'interesse della collettività. Sir Wiston Churchill diceva di essere in grado di capire più o meno tutto, ma non l'economia ma che ne sapeva abbastanza per giudicare di sbarazzarsi di Montaigu Norman sarebbe stato salutare. (il citato MN era allora presidente della Banca d'Inghilterra. Come vedi .....la storia si ripete.
E' ormai assodato da un vasto contesto di addetti, che le cause dell’attuale crisi globale sono:
a) la superpotenza della finanza, liberata da ogni vincolo e concentrata in pochi organismi così potenti da condizionare la politica e l’informazione come pure i meccanismi di controllo,
b) le insensate richieste di creazione di valore per gli azionisti (shareholder value), ancora adesso che la situazione è pesante.
Ma, questo mondo di cui sopra e del quale il "prediletto Nigel" è un interprete, è riuscito a fare credere che gli imputati siano l’invadenza del settore pubblico, il peso delle organizzazioni sindacali, le condizioni improduttive dei salariati, che creano disoccupazione a causa di continui aumenti salariali e bassa produttività.
Addirittura imponendoci l’inossidabile slogan colpevolizzante definito con: "l'egoismo dei garantiti". Il brutto è che molti ci credono.
E in ticinolive ci sono perfino i sostenitori. 8-O
Già, ma come spieghi che anche il tuo "corano" (Le Monde) parte da Mario Monti e Mario Draghi per accusare Goldman Sachs di gestire un occulto direttorio europeo capace di manovrare, in base ai propri interessi, gli uomini chiamati prima e generare e poi a governare la crisi dell'euro?
E Romano Prodi? Presente sul libro paga della Goldman già nel 1990?
Parlami di Massimo Tononi, già sottosegretario di Prodi dopo una fulgida carriera in Goldman Sachs, che oggi è presidente di Borsa Italiana, una società che controlla Piazza Affari. Carica assunta lo scorso giugno, poche ore prima del decollo dello spread?
Andare a vedersi qualche video con Nigel Farage ti fa spaccare in due dalle risate, un grande!
(Beninteso: il personaggio è molto "british"...MA LE ACCUSE SONO CHIARE E C'E' POCO DA RIDERE SUL CONTENUTO DELLE AMARE VERITA')
Il tuo intervento conferma quanto ho detto. Che tu poi mi sollevi il caso Prodi, perché egli-era-un-leader-del-centrosinistra-con-addentellati-nel-mondo-bancario-internazionale-ma-pure-vicino-alle-riforme-socialdemocratiche-per-cui-tutto-il-mondo-è-paese-eccetera, non cambia nulla alla sostanza del mio post. Sarebbe come dire che tutti quelli che lavorano negli uffici del Governo debbano per forza essere socialisti/statalisti... Per contro, invece, il ”nostro” è chiaramente uno dei tanti megafoni delle destre populiste europee. Le sue “popolari” accuse all'Europa e all'euro, sicuramente appassionate, le considero però semplici e incomplete. Vale a dire: sarebbe interessante che andasse anche a rivolgere il suo sguardo sull'origine dei mali economici importati dall’Euro-pa. Cioè le “disavventure” delle superpotenze della finanza mondializzata. Poche considerazioni, poi, sugli evidenti giochi speculativi indirizzati al tentativo di affossare le economie nazionali. Su questo aspetto, mi pare, passa il silenzio.
Il concetto a ben vedere è molto semplice. Per qualunque economia sana, vale il principio : "i soldi, prima di spenderli bisogna guadagnarli". Per economia sana intendo, lo studio dell'umanità nella produzione della sua vita quotidiana, lo studio del ruolo delle organizzazioni, di come gli uomini fanno appello alle grandi industrie, ai sindacati ed ai governi per soddisfare i propri bisogni economici; lo studio degli scopi che queste organizzazioni perseguono nella misura in cui si accordano e si oppongono all'interesse generale. E infine come far prevalere l'interesse della collettività. Sir Wiston Churchill diceva di essere in grado di capire più o meno tutto, ma non l'economia ma che ne sapeva abbastanza per giudicare di sbarazzarsi di Montaigu Norman sarebbe stato salutare. (il citato MN era allora presidente della Banca d'Inghilterra. Come vedi .....la storia si ripete.