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Armi chimiche nei mari d’Europa

Dopo il 1945 gli alleati scaricarono in mare migliaia di tonnellate di armi chimiche. I fusti che le contengono potrebbero aprirsi da un momento all’altro, provocando una catastrofe ambientale.


E’ quanto scrive il quotidiano olandese Trouw : “Sono molte le armi chimiche nei fondali dei mari che circondano l’Europa.
Ad esempio, alla fine della Seconda guerra mondiale nel Baltico venne scaricata, dentro appositi fusti, decine di tonnellate di armi, di munizioni e di sostanze chimiche trovate negli arsenali tedeschi: iprite, cloropicrina, fosgene, difosgene, sostanze a base di arsenico.
Nel 2001 lo scienziato russo Alexandre Korotenko aveva annunciato che la corrosione dei fusti a causa della ruggine avverrà tra il 2020 e il 2060. A quel punto tutte quelle sostanze velenose andranno a contaminare le acque.
Vi erano già stati problemi negli anni ‘50, pochi anni dopo lo scarico. Tra i bagnanti della Germania est e della Polonia si verificarono diversi casi di ustioni provocate dall’iprite.

“E’ improbabile che tutti i fusti si aprano nello stesso momento – ha dichiarato Jacek Beldowski, dell’Istituto oceanologico polacco di Sopot – I veleni usciranno ma a contatto dell’acqua saranno meno tossici. Le armi chimiche, sparse su una superficie enorme, andranno incontro a condizioni ambientali molto diverse.”
Nel Mar Baltico gli scienziati stanno già raccogliendo dati tossicologici, cercando pesci e molluschi per rilevare la presenza di tracce di tumore. I risultati dello studio permetteranno di elaborare un manuale operativo per i pescatori.

Secondo quanto rende noto l’Ospar – organizzazione che si occupa della protezione del Nord-Est dell’Atlantico – in decine di località sono state gettate in mare armi contenenti metalli pesanti e altre sostanze pericolose, di cui molte al largo delle coste francesi.
Vicino alle isole Frisone, nel Mare del Nord, sono state inabissate oltre un milione di tonnellate di armi e munizioni, tra cui un centinaio di tonnellate di armi chimiche.
Nello stretto di Skagerrak tra Danimarca e Norvegia, negli anni della guerra gli Alleati colarono a picco almeno 45 navi che trasportavano armi chimiche. Tra Irlanda e Scozia, nei fondali della fossa di Beaufort, sono inabissate munizioni e armi chimiche per oltre un milione di tonnellate.
Nel mar Baltico si conoscono due grandi discariche marine di sostanze tossiche: la zona circostante l’isola di Bornholm e il bacino di Gotland, situato tra l’isola svedese di Gotland e gli stati Baltici. Nel Mediterraneo la più grande concentrazione di discariche marine si trova nei pressi di Bari.

(Fonte: Trouw.nl/Presseurop.eu)

Redazione

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