Malgrado la crisi economica si faccia sentire anche in Svizzera, il Consigliere federale Johann Schneider-Ammann, responsabile del Dipartimento dell’economia, ha deciso di attendere prima di intraprendere nuove azioni di sostengo finanziario.
Schneider Amman ritiene utile attendere i risultati del primo pacchetto di aiuti, 870 milioni di franchi sbloccati lo scorso settembre. Come si legge sul quotidiano romando Le Matin, negli ultimi dieci giorni sono state depositate 130 richieste di aiuto.
Sottoposte all’analisi di un gruppo di lavoro, saranno valutate ed evase entro la fine dell’anno.
Schneider-Ammann non ha voluto esprimersi riguardo alla riduzione del personale operata da grandi società quali Alpiq, Novartis, UBS o Credit Suisse.
Ha aggiunto che malgrado vi saranno altre aziende che taglieranno posti di lavoro “Gli svizzeri non devono eccessivamente temere questa crisi.”
Naturalmente auspica dai datori di lavoro maggior correttezza verso i propri collaboratori.
Il ministro dell’economia ha poi precisato che per il 2012 in Svizzera è attesa una crescita pari allo 0.9%.
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