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Il dramma dei disoccupati over 50 – Donatello Poggi

Che la disoccupazione giovanile sia una problematica che deve preoccupare tutti, penso non lo metta in dubbio nessuno ed è giustissimo parlarne e, se possibile, trovare delle soluzioni valide.
Quello però che durante questa campagna elettorale mi ha disturbato parecchio – e sicuramente non sono il solo – è il fatto che c’è un’altra categoria di disoccupati, ben più a rischio, dei quali non si parla volentieri o comunque se ne parla molto meno. Forse perché elettoralmente “paga” più il giovane che è anche un nuovo potenziale elettore? Il dubbio mi assale.
La categoria di disoccupati della quale sto parlando è quella di chi perde il lavoro dai 50 anni in su e che, sicuramente, si trova in maggiori difficoltà rispetto al giovane di 20 o 25 anni.
Non parlo perché sono un 55enne che, fortunatamente (?) ha un posto di lavoro; parlo (o scrivo) perché effettivamente la perdita del lavoro da parte di una persona sui 50 anni può diventare in poco tempo un vero e proprio dramma.
Lo sappiamo tutti che a questa età “si costa troppo” quando si va a cercare un posto di lavoro, perché questa, piaccia o non piaccia, è la tipica frase che molti 50enni (e oltre) disoccupati si sentono dire da molti datori di lavoro. Questa purtroppo è la triste realtà in una società che “ti rifiuta” dopo magari 30 anni di lavoro, con una famiglia a carico e la casa ancora da pagare.
Fino a quando dureranno queste vere e proprie ingiustizie sociali?

Non parliamo poi delle umiliazioni e delle frustrazioni che spesso accompagnano queste situazioni che possono portare a malattie, litigi in famiglia, divorzi o peggio ancora.
Ecco perché ritengo non si parli abbastanza di questa realtà, che a mio avviso non viene considerata sufficientemente e sostenuta con le dovute misure concrete da parte dello Stato.
Ho scritto “misure concrete” e non pagliativi di breve durata.
Intendiamoci, nulla di personale con i giovani disoccupati (anch’io ho una figlia di 18 anni che per ora studia) ma a 20 o 25 anni la situazione è ben diversa che non perdere il lavoro a 50 o 55 e spero di non dover star qui ad elencare i vari perché.
Senza contare che bisognerebbe anche esaminare caso per caso nel “calderone disoccupazione giovanile”, in quanto se è vero che da parte di molti giovani c’è volontà di inserirsi nel mondo del lavoro, da parte di altri è più comodo andare a timbrare magari con l’auto sportiva (spesso con leasing proibitivi) e nei periodi estivi.

Queste, mi dispiace dirlo, sono realtà. Anche se a qualcuno non faranno sicuramente piacere. Sono rimasto letteralmente di stucco quando seguendo uno dei dibattiti elettorali ho sentito dire che a Lugano erano in crescita coloro che a 23 o 25 anni chiedevano l’assistenza (?).
Qui non ci siamo e concordo pienamente con Fulvio Pelli che in quell’occasione ha avuto una reazione di stizza, chiedendo se sia normale che un giovane a quell’età debba usufruire dell’assistenza e non trovi un’occupazione alternativa al suo diploma, magari “meno nobile” anche solo per un determinato periodo.
E voglio essere ancora più chiaro: non esiste che un giovane a 23 o 25 anni usufruisca dell’assistenza. Non esiste … è diseducativo e deresponsabilizza i giovani stessi.
Si adoperino questi soldi piuttosto per aiutare coloro che rimangono senza lavoro a 50 anni e oltre e che hanno pagato imposte per almeno 30 anni. Ma è così difficile da capire?

Poggi Donatello
“Etica e Giustizia Sociale”

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Redazione

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  • Commento condivisibile, anzi molto condivisibile e per una volta .....pollice verde al Donatello.

  • Commento condivisibile, anzi molto condivisibile e per una volta .....pollice verde al Donatello.

  • Giusto parlarne. Non condivido solo il fatto che la disoccupazione dei 50enni sia più grave di quella giovanile.
    Infatti le generazioni "sfigate" sono quelle che poi hanno ripercussioni per tutta la vita e quindi poi ancora peggio quando arriveranno a 50 anni e poi la pensione. Un ragazzo di 30anni che non ha mai lavorato e non trova lavoro, che curriculum avrà a 50 anni? Quali soldi metterà via da parte per la vecchiaia!!!

    No no Donatello, la disoccupazione giovanile é straimportante...rischiamo di pagare un grosso scotto tra un po' di anni.

    • Non condivido, la disoccupazione dei 50enni causa ben più conseguenze, senza una benché minima via d'uscita. Ne parliamo quando ci arriverai?

      • Non ho detto che non sia grave....ho detto che i giovani disoccupati, voglio vedere che lavoro avranno quando raggiungeranno i 50 anni....

        • A 30 anni, se hai fatto degli studi, hai voglia di impegnarti e l'economia lo permette (15'000 frontalieri occupati nel terziario ...raus) avrai pur sempre la possibilità di una carriera professionale. Inoltre hai pur sempre l'appoggio della famiglia che ti può aiutare.
          Me lo spieghi quale sentimento di frustrazione può provare un 50enne, sposato con prole agli studi e con qualche mutuo per la casa da pagare, che viene buttato fuori perché troppo qualificato per lasciare il posto ad un frontaliero meno qualificato e che costa meno?
          Ti preferivo quando eri socialista. :wink:

          • Non frainterdemi però. Per me é gravissima la situazione dei 50enni disoccupati. Ma reputo che il futuro dei giovani sia ben più grave. Comunque entrambi i problemi vanno affrontati.

          • Mi allineo alla conclusione di bike. Faccio fatica a capire come tu possa sostenere il candidato Morisoli, autore del progetto Copernico.
            Quanto aveva (ed ha) ragione Donatello Poggi !

  • Giusto parlarne. Non condivido solo il fatto che la disoccupazione dei 50enni sia più grave di quella giovanile.
    Infatti le generazioni "sfigate" sono quelle che poi hanno ripercussioni per tutta la vita e quindi poi ancora peggio quando arriveranno a 50 anni e poi la pensione. Un ragazzo di 30anni che non ha mai lavorato e non trova lavoro, che curriculum avrà a 50 anni? Quali soldi metterà via da parte per la vecchiaia!!!

    No no Donatello, la disoccupazione giovanile é straimportante...rischiamo di pagare un grosso scotto tra un po' di anni.

    • Non condivido, la disoccupazione dei 50enni causa ben più conseguenze, senza una benché minima via d'uscita. Ne parliamo quando ci arriverai?

      • Non ho detto che non sia grave....ho detto che i giovani disoccupati, voglio vedere che lavoro avranno quando raggiungeranno i 50 anni....

        • A 30 anni, se hai fatto degli studi, hai voglia di impegnarti e l'economia lo permette (15'000 frontalieri occupati nel terziario ...raus) avrai pur sempre la possibilità di una carriera professionale. Inoltre hai pur sempre l'appoggio della famiglia che ti può aiutare.
          Me lo spieghi quale sentimento di frustrazione può provare un 50enne, sposato con prole agli studi e con qualche mutuo per la casa da pagare, che viene buttato fuori perché troppo qualificato per lasciare il posto ad un frontaliero meno qualificato e che costa meno?
          Ti preferivo quando eri socialista. :wink:

          • Non frainterdemi però. Per me é gravissima la situazione dei 50enni disoccupati. Ma reputo che il futuro dei giovani sia ben più grave. Comunque entrambi i problemi vanno affrontati.

          • Mi allineo alla conclusione di bike. Faccio fatica a capire come tu possa sostenere il candidato Morisoli, autore del progetto Copernico.
            Quanto aveva (ed ha) ragione Donatello Poggi !

  • Ola Sapie!

    Ottimo intervento apolitico per rimettere un poco di ordine negli estremismi e visioni "pro saccoccia".

    Non si possono mettere i giovani contro gli anziani, le donne contro gli uomini, ecc...

    Bisogna conoscere i problemi di tutti questi cittadini svizzeri (lo ricordo, anche se so che intendevi questi...è una questione di sopravvivenza), e prenderli un poco più seriamente delle visioni leghiste (con accenti di destra, sinistra e centro indecifrabile).

    La dignità passa per il rifiuto a farsi prendere per il didietro, in primo luogo. E ogni giovani e "anziano" dovrebbe seguire questa logica. Altro che "indignados" e ideologizzati affini....

    Solo dei sani INCAZZATI, TESTONI, LIBERI E DETERMINATI possono risolvere i problemi, nel nostro paese (ancora) fiero e non svenduto completamente a ogni sorta di "eminenza" sovranazionale.

    Prima o poi si riuniscono... e non faranno atti di vandalismo di sinistra o estrema destra, ma faranno pulizia, con o senza la polizia :twisted: :evil:

    • Sono in tanti a capirti, Sapie, ad esempio io ti ho cliccato verde (se ti fa piacere, altrimenti pace. L'ho fatto perché concordo con te.

      Se non siamo capaci di dare un futuro ai nostri figli, possiamo subito scendere dagli scranni e farci un grandissimo mea culpa. In modo particolare la nostra classe politica che si atteggia sempre più ad essere onnipotente e senza dimenticare la SCUOLA - esosa senza produrre risultati :roll:

  • Ola Sapie!

    Ottimo intervento apolitico per rimettere un poco di ordine negli estremismi e visioni "pro saccoccia".

    Non si possono mettere i giovani contro gli anziani, le donne contro gli uomini, ecc...

    Bisogna conoscere i problemi di tutti questi cittadini svizzeri (lo ricordo, anche se so che intendevi questi...è una questione di sopravvivenza), e prenderli un poco più seriamente delle visioni leghiste (con accenti di destra, sinistra e centro indecifrabile).

    La dignità passa per il rifiuto a farsi prendere per il didietro, in primo luogo. E ogni giovani e "anziano" dovrebbe seguire questa logica. Altro che "indignados" e ideologizzati affini....

    Solo dei sani INCAZZATI, TESTONI, LIBERI E DETERMINATI possono risolvere i problemi, nel nostro paese (ancora) fiero e non svenduto completamente a ogni sorta di "eminenza" sovranazionale.

    Prima o poi si riuniscono... e non faranno atti di vandalismo di sinistra o estrema destra, ma faranno pulizia, con o senza la polizia :twisted: :evil:

    • Sono in tanti a capirti, Sapie, ad esempio io ti ho cliccato verde (se ti fa piacere, altrimenti pace. L'ho fatto perché concordo con te.

      Se non siamo capaci di dare un futuro ai nostri figli, possiamo subito scendere dagli scranni e farci un grandissimo mea culpa. In modo particolare la nostra classe politica che si atteggia sempre più ad essere onnipotente e senza dimenticare la SCUOLA - esosa senza produrre risultati :roll:

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