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Il sindacato Travail.Suisse richiede misure adeguate per far fronte al preoccupante fenomeno dei clandestini. Secondo l’organizzazione, in Svizzera ve ne sarebbero ben 100’000, provenienti da paesi esterni all’Unione europea. Una cifra che non deve essere sottovalutata.

L’attuale politica di ammissione dei la­voratori stranieri non rispecchia più la re­altà e non risponde ai bisogni della socie­tà – rileva il sindacato – Viene unicamente garantita la domanda di specialisti molto qualificati e taciuta la forte pre­senza di clandestini.
E’ necessaria una politica di ammissione più flessibile e giudiziosa. Allo stesso tempo si deve operare per evitare pressioni sui salari e sulle con­dizioni di lavoro, che comprometterebbe­ro la politica di formazione e di integrazio­ne.

Per un miglioramento della politica migratoria, la presidenza di Travail.Suisse propone controlli severi su salari e condi­zioni di lavoro atti a impedire il dumping sa­lariale, formazione obbligatoria per gli stranieri già residenti in Svizzera e una politica di integrazione che valorizzi l’insieme delle potenzialità e delle risorse esistenti.

(Fonte: Corriere del Ticino)