La questione della religione nella politica della Libia post-Gheddafi è balzata agli onori della cronaca domenica 23 ottobre, quando il presidente ad interim del paese, Moustapha Abdeljalil, ha detto che la Libia sarà uno Stato islamico e che la legge islamica, la Sharia, ne ispirerà la Costituzione.
Un discorso che si distanzia notevolmente dai precedenti, quando ancora Gheddafi era in vita e l’esito della battaglia di liberazione ancora era incerto. Però tra la popolazione nessuno sembra farci troppo caso e anzi, i libici sembrano soddisfatti da queste dichiarazioni.
Ad essere preoccupati sono invece gli osservatori esteri, i quali si chiedono – pensando anche all’esito del voto in Tunisia (dove a vincere sono gli islamisti di Ennahda) se le rivolte del mondo arabo porteranno tutte alla costituzione di Stati islamici.
La stessa preoccupazione dilaga fra i governi di quei paesi che hanno costituito la forza Nato in Libia: “Ci siamo sbagliati? – si staranno chiedendo – Per questo abbiamo aiutato i libici a far cadere Muammar Gheddafi? Per dare il potere a una giustizia che lapida le donne adultere e ai ladri taglia la mano destra?”
Non sorprende che la Libia voglia dirigersi verso una stretta osservanza dei precetti dell’Islam. Dopotutto, la maggioranza della popolazione si compone di musulmani ultra conservatori.
Quello che invece può sorprendere è che Moustapha Abdeljalil, un leader della rivoluzione auto nominatosi presidente ad interim del paese, proclami – senza valutare di passare attraverso un voto popolare – l’istituzione della legge islamica nel paese e il ritorno alla poligamia.
Nel 1943, nel Ghetto di Varsavia quasi tremila ebrei furono ingannati dai nazisti, che impiegarono…
Gaby Wagner mi accoglie nel suo palazzo a San Polo, antro segreto di una Venezia…
Aveva settantacinque anni, quando vide la sua terra minacciata. Salì sulla galera "Capitana", accanto alla Real di…
2017 Questa intervista è stata realizzata in forma scritta e in tempi assai brevi, senza…
domani... Per tre volte nella storia di Francia tre fratelli regnarono uno dopo l’altro, senza…
2016 Fra qualche giorno si terra' la cerimonia di apertura al pubblico, dopo un lungo…
This website uses cookies.
View Comments
La Turchia che sembra non più premere per entrare in questa disastrata Europa, la Tunisia, la Libia, il traballante Egitto, l'Algeria, il più moderato Marocco, la Siria, il Libano...
Se davvero le sanguinose rivolte dei Paesi arabi si risolveranno tutte con la costituzione di Paesi islamici non vedo nulla di buono all'orizzonte. Ne per loro ne per noi.
"l’Algeria"
Strano il silenzio totale dei media a proposito dell'Algeria, vero?
La Turchia che sembra non più premere per entrare in questa disastrata Europa, la Tunisia, la Libia, il traballante Egitto, l'Algeria, il più moderato Marocco, la Siria, il Libano...
Se davvero le sanguinose rivolte dei Paesi arabi si risolveranno tutte con la costituzione di Paesi islamici non vedo nulla di buono all'orizzonte. Ne per loro ne per noi.
"l’Algeria"
Strano il silenzio totale dei media a proposito dell'Algeria, vero?
Dicevano che i gruppi combattenti stavano riconsegnando le armi senza causare particolari problemi?
Libya: revolutionaries turn on each other as fears grow for law and order
Hundreds of revolutionaries fought each other at a hospital in Tripoli early on Monday, in the biggest armed clash between allies since the fall of Muammar Gaddafi.
http//www.telegraph.co.uk/news/worldnews/africaandindianocean/libya/8860684/Libya-revolutionaries-turn-on-each-other-as-fears-grow-for-law-and-order.html
Dicevano che i gruppi combattenti stavano riconsegnando le armi senza causare particolari problemi?
Libya: revolutionaries turn on each other as fears grow for law and order
Hundreds of revolutionaries fought each other at a hospital in Tripoli early on Monday, in the biggest armed clash between allies since the fall of Muammar Gaddafi.
http//www.telegraph.co.uk/news/worldnews/africaandindianocean/libya/8860684/Libya-revolutionaries-turn-on-each-other-as-fears-grow-for-law-and-order.html