In un’intervista odierna sul quotidiano La Regione, il sindaco di Locarno Carla Speziali si esprime sulla mancata aggregazione dei sette comuni della sponda sinistra della Maggia, fusione portata in votazione popolare lo scorso settembre.
“Siamo tornati ai piedi della scala – dice Speziali – Se prima del voto sul progetto d’aggregazione c’era un ideale che ci motivava, ora è più difficile trovare la strada per raggiungere alcuni obiettivi comuni.”
Ammette poi di faticare “a condividere il lavoro con le stesse persone che già erano sedute allo stesso tavolo per portare avanti il progetto di aggregazione e che poi hanno girato le spalle ai progetti comuni che erano stati individuati. Le stesse persone che oggi cantano vittoria, non si rendono conto che si tratta invece di una sconfitta.”
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Non capita sovente ma devo dar ragione al sindaco Carla Speziali.
Sottoscrivo pienamente l'osservazione " Le stesse persone che oggi cantano vittoria, non si rendono conto che si tratta di una sconfitta".
Il personaggio chiave in questa faccenda, secondo me,
è il dottor Gilardi.
Non capita sovente ma devo dar ragione al sindaco Carla Speziali.
Sottoscrivo pienamente l'osservazione " Le stesse persone che oggi cantano vittoria, non si rendono conto che si tratta di una sconfitta".
Il personaggio chiave in questa faccenda, secondo me,
è il dottor Gilardi.
La campagna dei favorevoli, purtroppo, è partita in ritardo ed è stata male impostata. Oltre a ciò il sindaco di Locarno non era la persona adatta a far da figura trainante. Eccessiva mania di protagonismo e incapacità di parlare dei fondamenti e le visioni reali della fusione l'hanno fatta (ri)scivolare in una penosa litigiosità fallimentare.
"Chi è causa del suo mal pianga se stesso" vale per lei e per tutti i cittadini della regione.
La campagna dei favorevoli, purtroppo, è partita in ritardo ed è stata male impostata. Oltre a ciò il sindaco di Locarno non era la persona adatta a far da figura trainante. Eccessiva mania di protagonismo e incapacità di parlare dei fondamenti e le visioni reali della fusione l'hanno fatta (ri)scivolare in una penosa litigiosità fallimentare.
"Chi è causa del suo mal pianga se stesso" vale per lei e per tutti i cittadini della regione.