Kweku Adoboli, il 31enne trader di UBS finito in carcere per operazioni non autorizzate costate a UBS una perdita di 2.3 miliardi di dollari, avrebbe agito con l’approvazione dal suo diretto superiore, John Hughes.
E’quanto si legge oggi sul magazine economico Bilan: la gerarchia di UBS sapeva tutto.
L’inchiesta interna condotta dalla banca avrebbe stabilito che le operazioni del trader sono state approvate dai suoi superiori.
UBS divulgherà i risultati dell’inchiesta tra qualche giorno. Le conclusioni potrebbero rivelarsi esplosive. Sino ad oggi la versione ufficiale voleva che Adoboli avesse agito da solo, mentre sembrerebbe che i vertici della banca fossero al corrente di quanto andava facendo.
Le sue operazioni sarebbero state convalidate da John Hughes, suo diretto superiore nel team UBS Global Synthetic Equities Trading.
Nella vicenda potrebbero essere implicati anche due responsabili del desk Actions, François Gouws e Yassine Bouhara. Entrambi avevano lasciato la banca il 15 settembre, quando era scoppiato il caso.
Gli inquirenti indagano anche su un alto responsabile dell’Investment Banking, Mark Sanborn. Sino al 2003 aveva ricoperto un posto ai vertici della banca statunitense Lehman Brothers, poi si era messo in proprio nel settore degli hedge funds. A UBS Londra era arrivato lo scorso aprile, ingaggiato da Maureen Miskovic, anche lei proveniente da Lehman Brothers e attiva in UBS da meno di un anno. Anche la Miskovic, che faceva rapporto direttamente all’ex Ceo Oswald Grübel, è oggetto di un’inchiesta atta ad appurare il suo eventuale coinvolgimento nel buco miliardario.
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