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Negli scorsi giorni il Dipartimento federale di giustizia e polizia aveva istituito un gruppo di lavoro per gestire la sistemazione dei richiedenti l’asilo giunti in Ticino. Coordinatori di questo gruppo sono il Consigliere di Stato responsabile del Dipartimento sanità e socialità Paolo Beltraminelli e la vice direttrice dell’Ufficio federale della migrazione Eveline Gugger Bruckdorfer.

Come si legge oggi su La Regione, ieri a Bellinzona è stata riassunta la situazione e sono stati evidenziati i problemi da sottoporre al governo federale. All’incontro erano presenti, oltre ai due coordinatori, anche Giacomo Gemnetti (Ufficio permessi e passaporti), Tiziano Scolari (Sezione protezione della popolazione), Claudio Blotti (Divisione dell’azione sociale) e Renato Scheurer (Ufficio sostegno sociale e inserimento).
Beltraminelli ritiene importante portare a Berna una linea comune fra le varie sezioni cantonali. Respinge l’idea del collega di governo Norman Gobbi per la creazione di una zona chiusa per i richiedenti problematici, pur precisando che la decisione finale spetta al Consiglio federale.

Beltraminelli ha dichiarato: “Ascolteremo le richieste degli enti locali e ne terremo conto durante le riunioni.” Di maggiore utilità sarebbe forse stato convocare alla riunione di ieri e coinvolgere nelle discussioni anche i rappresentanti di questi enti, le parti direttamente coinvolte nella questione, ossia il Municipio di Chiasso (in città il Centro di registrazione dei richiedenti l’asilo segna il tutto esaurito) e i rappresentanti dei comuni di accoglienza.
Come ha precisato Beltraminelli, questa esclusione dal tavolo della task force è stata voluta dal governo federale.