Il giovane soldato Gilad Shalit è arrivato martedì mattina in Israele. Si conclude così una prigionia durata oltre cinque anni nelle basi militari di Hamas, nella Striscia di Gaza.
Shalit è stato trasferito dapprima in Egitto e poi scortato in territorio israeliano da agenti della sicurezza. Lo hanno confermato fonti dell’esercito. Nella base aerea di Tel Nof, nel sud di Israele, lo hanno atteso i famigliari e diversi esponenti del governo, tra i quali il premier Benjamin Netanyahou.
Per la sua liberazione, Israele ha rilasciato 477 palestinesi. Un primo convoglio di 96 prigionieri, in maggioranza donne, ha lasciato la prigione di Ketziot, nel sud del paese, scortato da pattuglie dei servizi di sicurezza egiziani. Altri tre convogli seguiranno e tutti i prigionieri faranno rientro in patria entro questa sera.
I convogli transiteranno dal valico di Kerem Shalom e giungeranno a Rafah, attesi dai dirigenti di Hamas e da centinaia di persone. Per loro si prospetta un rientro trionfale.
Su questi 477 prigionieri, 133 saranno autorizzati a far rientro nelle proprie case, nella Striscia di Gaza, 117 andranno in Cisgiordania e 15 a Gerusalemme est. I rimanenti 212 saranno “esiliati” lontano dalla proprie famiglie: nella Striscia di Gaza, in Turchia, in Siria e nel Qatar.
Stando all’accordo firmato martedì scorso tra Hamas e Israele grazie alla mediazione dell’Egitto, un secondo gruppo di 550 palestinesi verrà liberato entro i prossimi due mesi.
Concedendo la libertà a 1’027 prigionieri, di cui molti colpevoli di attentati sanguinari in Israele, il governo israeliano ha acconsentito di pagare il prezzo proporzionalmente più elevato per far tornare a casa uno dei suoi soldati. Nel maggio 1985 lo Stato ebraico aveva liberato 1’150 palestinesi in cambio di 3 soldati.
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Grazie "collega" David Meisan, per la liberazione di Ghilad Shalit.
Ora però le legittime proteste dei familiari delle vittime civili del terrorismo palestinese potrebbero ragionevolmente arrabbiarsi (indignarsi) contro il governo Netanyahu che lo ha "barattato" con la liberazione di più di 1000 terroristi.
Grazie "collega" David Meisan, per la liberazione di Ghilad Shalit.
Ora però le legittime proteste dei familiari delle vittime civili del terrorismo palestinese potrebbero ragionevolmente arrabbiarsi (indignarsi) contro il governo Netanyahu che lo ha "barattato" con la liberazione di più di 1000 terroristi.
"I rimanenti 212 saranno “esiliati” lontano dalla proprie famiglie: nella Striscia di Gaza, in Turchia, in Siria e nel Qatar"
Essere "liberati" a quelle condizioni è assurdo, nel proprio cuore è come rimanere prigionieri di un'assurdità ebrea !
"il governo israeliano ha acconsentito di pagare il prezzo proporzionalmente più elevato per far tornare a casa uno dei suoi soldati"
L'articolista se fosse per davvero corretto e super partes, si sarebbe espresso per entrambi le fazioni con il termine di "prigionieri di guerra", perché di questo si tratta...e non far intendere all'opinione pubblica che da una parte vi sono "soldati legittimati" e "prigionieri criminali" dall'altra...
Non me ne vogliano più di quel tanto i pro sionisti...ma era giusto contestualizzare un articolo che tende a deformare la realtà.
"I rimanenti 212 saranno “esiliati” lontano dalla proprie famiglie: nella Striscia di Gaza, in Turchia, in Siria e nel Qatar"
Essere "liberati" a quelle condizioni è assurdo, nel proprio cuore è come rimanere prigionieri di un'assurdità ebrea !
"il governo israeliano ha acconsentito di pagare il prezzo proporzionalmente più elevato per far tornare a casa uno dei suoi soldati"
L'articolista se fosse per davvero corretto e super partes, si sarebbe espresso per entrambi le fazioni con il termine di "prigionieri di guerra", perché di questo si tratta...e non far intendere all'opinione pubblica che da una parte vi sono "soldati legittimati" e "prigionieri criminali" dall'altra...
Non me ne vogliano più di quel tanto i pro sionisti...ma era giusto contestualizzare un articolo che tende a deformare la realtà.
La liberazione di Ghilad Shalit è indubbiamente un fatto che non può che procurare gioia per chi é in buona fede. E' tuttavia impossibile non rimarcare le differenze sostanziali fra i sentimenti di pace espressi da Ghilad e dalla popolazione di Israele e le "grida di guerra" scaturite dalle manifestazioni di Gaza e Cisgirdania.
"La liberazione di Ghilad Shalit"...
La liberazione del più famoso soldato al mondo o di un prigioniero di guerra come tanti ?
1 uomo per 1200 uomini. Neppure i nazisti hanno osato tanto oltre alle decime.
Beh, il "rapporto" dipende anche dal fatto...
... che ne hanno davvero tanti! (e molti di più)
La liberazione di Ghilad Shalit è indubbiamente un fatto che non può che procurare gioia per chi é in buona fede. E' tuttavia impossibile non rimarcare le differenze sostanziali fra i sentimenti di pace espressi da Ghilad e dalla popolazione di Israele e le "grida di guerra" scaturite dalle manifestazioni di Gaza e Cisgirdania.
"La liberazione di Ghilad Shalit"...
La liberazione del più famoso soldato al mondo o di un prigioniero di guerra come tanti ?
1 uomo per 1200 uomini. Neppure i nazisti hanno osato tanto oltre alle decime.
Beh, il "rapporto" dipende anche dal fatto...
... che ne hanno davvero tanti! (e molti di più)