E’ deceduto nella notte fra venerdì e sabato, a 89 anni, Mario Agliati, scrittore, giornalista e storico nato a Lugano nel 1922.


Negli anni in cui frequentava la scuola magistrale di Locarno, il professor Piero Bianconi, scrittore e storico dell’arte, lo aveva chiamato a collaborare per allestire l’inventario delle opere d’arte di Leventina, Blenio e Riviera.
Maestro di scuola maggiore dal 1943, Agliati aveva in seguito conseguito il diploma d’insegnamento medio all’Università di Friburgo. Di ritorno a Lugano, aveva lavorato per qualche anno come giornalista, per Gazzetta Ticinese e per il Corriere del Ticino. Dal 1951 fino al 1983 è stato insegnante presso la scuola professionale commerciale di Lugano.

Storico e scrittore, dal 1959 al 1994 aveva pubblicato diverse opere : La sposina del 1909, la guida storico-descrittiva Lugano del buon tempo, il secondo volume della Storia della Svizzera, la rievocazione storica del Patto di Locarno, oltre a diversi racconti.

Di lui Giovanni Orelli scriveva : “La passione maggiore di Agliati è la storia locale […] sono le trasformazioni spesso sgradevoli o orrende che il paesaggio e le testimonianze del passato stanno subendo per colpa dell’uomo, dell'”inerzia privata”. Ma nelle sue denunce del male, questo laudator temporis acti è assai più vicino, per indole, al De Amicis che al padre della poesia civile lombarda, cioè il Parini”.

Condoglianze sincere alla famiglia da tutta la redazione di Ticinolive.