Malgrado da fine giugno abbia un account su Twitter, Papa Benedetto XVI attacca la “società virtuale” accusandola di produrre una mutazione antropologica nei giovani.
Giunto oggi in visita ai monaci certosini di Serra San Bruno, in Calabria, il pontefice si è lanciato in una filippica contro le nuove tecnologie ed ha parlato di mutazioni antropologiche nei giovani e negli ambienti urbani dei paesi sviluppati.
Lodando il voto di silenzio osservato dai monaci, Papa Ratzinger ha deplorato che “Molte persone non sono più capaci di restare in silenzio per un lungo tempo e in solitudine.”
Lo sviluppo dei media ha portato, a suo dire, ad una virtualità che rischia di avere la meglio sulla realtà, in quanto le persone sono immerse in una dimensione virtuale a causa dei messaggi audiovisivi che le accompagnano dalla mattina alla sera.
Benedetto XVI ha anche denunciato, in maniera più generale, il clima insalubre che si respira nella società, inquinato da una mentalità che non è cristiana, che non è umana perchè dominata da interessi economici.