Categories: Economia

Joseph Stiglitz e la filosofia fallimentare della Banca centrale europea

Protagonista assoluta della lotta alla crisi del debito che ha messo in ginocchio la Zona euro, la Banca centrale europea ha sposato una “filosofia fallimentare”, accusa Joseph Stiglitz, premio Nobel per l’economia.


Intervistato dal quotidiano ceco Hospodářské Noviny, Stieglitz critica l’indipendenza ideologica delle banche centrali, che hanno amministrato la crisi finanziaria in modo molto meno adeguato rispetto alle banche gestite dai governi e anziché essere responsabili di fronte ai cittadini si sono piegate ai mercati.

La Bce dovrebbe occuparsi non soltanto dell’inflazione ma anche della politica del lavoro, della crescita e della stabilità finanziaria, prosegue l’economista statunitense, il quale non vede una ripresa economica nei prossimi anni, perché l’economia è soffocata dai piani di rigore messi a punto per controllare il debito pubblico dei paesi della Zona euro.
A questo punto sarebbe necessario creare un quadro istituzionale di stabilità e responsabilità. A suo dire, l’Europa dovrebbe prendere esempio dall’India, dove la banca centrale è indipendente e professionale, ma allo stesso tempo responsabile nei confronti del governo.

Redazione

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  • Caro signor Stiglitz, tu fai parte delle ultime (in ordine temporale) forze mandate sul campo dagli USA per tentare di destabilizzare l'EURO. Guardati attorno e renditi conto di quanti dei "tuoi" hanno fallito prima di te nella stessa missione: le agenzie di rating, Obama e i suoi fedeli consiglieri, i vostri cosiddetti guru della finanza USA osannati come idoli (eccetto quelli che mettete in prigione), e ora voi: premi nobel.
    Non ti chiedi se magari sarebbe il caso di usare le tue conoscenze nel tentativo di fermare all'ultimo secondo il tichettìo della bomba che sta per sconquassare il dollaro?

  • Caro signor Stiglitz, tu fai parte delle ultime (in ordine temporale) forze mandate sul campo dagli USA per tentare di destabilizzare l'EURO. Guardati attorno e renditi conto di quanti dei "tuoi" hanno fallito prima di te nella stessa missione: le agenzie di rating, Obama e i suoi fedeli consiglieri, i vostri cosiddetti guru della finanza USA osannati come idoli (eccetto quelli che mettete in prigione), e ora voi: premi nobel.
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