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L’Unione europea ha trasmesso una missiva al presidente ucraino Viktor Ianukovitch per denunciare l’illegalità del processo che il governo ha intentato contro l’ex premier Yulia Timoshenko, passata all’opposizione e in carcere da due mesi e mezzo.
Un procedimento giudiziario grave, che potrebbe compromettere i negoziati tra Kiev e Bruxelles per giungere ad un accordo di libero scambio, la cui firma è prevista a dicembre.

“Abbiamo espresso la nostra preoccupazione per il trattamento riservato all’ex primo ministro Timoshenko e abbiamo respinto qualsiasi eventuale utilizzo selettivo del codice penale nei confronti dei membri della passata amministrazione dell’Ucraina – ha dichiarato in conferenza stampa Hermann Van Rompuy, presidente dell’Unione europea.
Van Rompuy si è espresso nell’ambito del summit sul Partenariato orientale, un vertice fra i delegati dei 27 Stati membri dell’UE e dei 6 Stati dell’ex Unione Sovietica, fra i quali vi è anche l’Ucraina.

Il primo ministro polacco Donald Tusk ha messo in guardia il governo di Kiev: le angherie contro i membri dell’opposizione politica e la violazione dei diritti civili e sociali portano grave pregiudizio alle aspirazioni ucraine di avvicinamento all’Unione europea, un avvicinamento – ha ricordato – iniziato quando la Timoshenko era alla guida del governo.

L’ex premier si trova in carcere dal 5 agosto scorso per aver protestato “con troppa veemenza” contro la Corte che la stava processando in relazione al contratto per la fornitura di gas alla Russia, firmato nel 2009 senza l’autorizzazione del governo.