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UARS. Il satellite della Nasa sta arrivando. Ansia da impatto nel nord Italia

Malgrado si dica che esiste una (una!) possibilità su 23mila miliardi (23mila miliardi!) di essere colpiti dal satellite della Nasa UARS che sta precipitando verso la Terra e che raggiungerà l’atmosfera terrestre questa notte, sono almeno 20 milioni gli italiani che scruteranno il cielo in crescente fibrillazione.


Il satellite pesa all’incirca 6 tonnellate e sta precipitando verso il nostro pianeta. Al contatto con l’atmosfera terrestre si spaccherà in una moltitudine di pezzi, frammenti più o meno grandi e più o meno pesanti. Gli scienziati stimano che il pezzo più grande peserà attorno ai 158 chili.
E’ stato calcolato che i frammenti potrebbero cadere sull’Italia settentrionale (dove si trovano i 20 milioni di abitanti in ansia da impatto) venerdì 23 settembre.
Sono state calcolate due possibili traiettorie di caduta. La traiettoria 1 si estende sopra le regioni di Torino, Genova e Milano. Qui i frammenti cadrebbero questa sera fra le21h25 e le 22h03.
La traiettoria 2 invece copre le regioni di Trento, Trieste, Venezia e prevede la caduta dei frammenti fra le 3 e le 4 di sabato mattina.
Non è chiaro su che base siano stati trovati questi dati. Infatti, il rischio di caduta di uno dei pezzi del satellite su queste località è – secondo altri calcoli – pari all’1.5%.


Allarmismo inutile dunque? Forse no, visto che prevenire va sempre bene, ma come non sorridere di fronte a quanto dichiarato ieri in tono molto serio da Franco Gabrielli, capo della Protezione civile italiana: “Non ci sarà nessuna evacuazione dei cittadini che abitano nelle zone a rischio, anche perché dovremmo evacuare circa 20 milioni di persone.”

Quando Gabrielli aveva fatto la sua dichiarazione, la percentuale del rischio di caduta dei frammenti sull’Italia era dello 0.6%. Adesso che il pericolo è aumentato dello 0.9% la Protezione civile potrebbe magari considerare di avviare l’evacuazione delle regioni “minacciate”.

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Redazione

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