L’ex presidente afghano, Burhanuddin Rabbani, è rimasto ucciso in un attentato nella sua abitazione a Kabul. A capo dell’Alto consiglio per la pace, Rabbani è morto memtre partecipava ad una riunione, ucciso dall’esplosione di un ordigno nascosto nel turbante di uno dei due talebani presenti all’incontro.
L’attentato è costato la vita anche ad altre quattro persone, tra cui i due talebani e il segretario del Consiglio per la pace, Masoom Stanikzai.
Rabbani, presidente dell’Afghanistan dal 1992 al 1996, è stato uno dei capi della resistenza all’invasione sovietica negli anni Ottanta.
Presiedeva l’Alto Consiglio per la pace (Hcp), creato nell’ottobre 2010 dall’attuale presidente afghano Hamid Karzai. Lo scopo di questa organizzazione era stabilire contatti con i ribelli talebani per mettere fine alla guerra.
Un’impresa difficile: i ribelli restano sordi agli appelli di pace di Karzai e respingono ogni dialogo con il governo fino a quando i circa 130’000 soldati stranieri che lo sostengono non avranno lasciato il paese.
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