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Nostalgie imperiali. Nel Pacifico rinasce il sogno dei Romanov

Il miliardario russo Anton Bakov e diversi suoi amici hanno acquistato un’isola nell’arcipelago delle isole Cook, nel Pacifico, per fondarvi una colonia composta dai discendenti della famiglia imperiale russa, i Romanov.
Per il loro “nuovo Stato” hanno adottato una Costituzione ispirata a quella in vigore in Russia prima della rivoluzione bolscevica del 1917.
Bakov e i suoi amici sono alla ricerca di un qualche discendente dei Romanov desideroso di accettare la corona imperiale per regnare su questa isoletta, grande circa 168 ettari e minacciata dall’innalzamento del livello degli oceani.

I veri discendenti della famiglia reale russa sono oggi una ventina. Tutti portano il titolo di principe o di principessa e sono riuniti in un’associazione chiamata Ob”edinenie Členov Roda Romanovych.
L’attuale presidente è il principe Nicola Romanovič Romanov, pretendente al trono di Russia contrapposto alla cugina, Maria Vladimirovna Romanova.
L’idea per la creazione di questa associazione era stata dei principi Vsevolod Ivanovič, Roman Petrovič e Andrej Aleksandrovič, con lo scopo di rafforzare i legami tra i membri della famiglia e proteggerla dagli impostori.
Impostori che negli anni non sono mai mancati. Dopo la morte dello Zar Nicola e della sua famiglia – fucilati dai rivoluzionari ad Ekaterimburg nel luglio 1918 – diverse furono le persone che si presentarono quali membri della famiglia imperiale, raccontando di essere scampate al massacro e pretendendo il riconoscimento di appartenenza ai Romanov.

Tra i “falsi pretendenti” più famosi c’è sicuramente Anna Anderson, la donna che apparve a Berlino nell’inverno del 1920 e sino al giorno della sua morte, nel 1984, disse di essere Anastasia Romanova, la quartogenita dello Zar.
Fra coloro che pretesero di essere lo Zarevič Alexei, i più famosi restano Alexei Pioutziato, che apparve ad Omsk nel 1919 ma venne ben presto smascherato e Josef Veres, che effettivamente mostrava ferite di arma da fuoco compatibili con la fucilazione ma la cui appartenenza ai Romanov non fu mai confermata.

Nella foto si vede la famiglia imperiale nella tenuta di casa Ipatev, a Ekaterinburg: lo Zar Nicola II, lo Zarevič e le quattro figlie. Manca la Zarina Alexandra.
In questa casa i Romanov rimasero prigionieri dal 30 aprile 1918 al giorno della loro morte, il 17 luglio dello stesso anno. I cosacchi alle loro spalle erano incaricati di sorvegliarli e anche di proteggerli ma quando i bolscevichi giunsero per procedere all’esecuzione nessuno di loro si oppose né venne in loro aiuto.

Redazione

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