Warning: Attempt to read property "post_excerpt" on null in /home/clients/d43697fba9b448981cd8cd1cb3390402/web/content/themes/newsup/inc/ansar/hooks/hook-index-main.php on line 116

Le mie più care amicizie son cominciate con l’antipatia. I miei sublimi amori son finiti con l’antipatia.
(Anselmo Bucci, Il pittore volante, 1930)

L’antipatia è qualcosa che è riconducibile direttamente all’esperienza personale. Una persona non è antipatica in sè. E’ l’esperienza personale a rendere qualcuno tale.
Se proviamo antipatia nei confronti di qualcuno, tale sentimento è legato a qualcosa che è successo. Qualcosa di cui possiamo avere conoscenza oppure no. E’ qualcosa che ha a che fare più con noi che non con la persona che ci sta antipatica.
L’antipatia è senz’altro un sentimento che può essere modificato. Ad esempio con il perdono, con l’apertura, la comprensione. Oppure può restare immutato.
(tratto da Adventures of a Psychic, di Sylvia Browne)

L’antipatia è un fenomeno irrazionale, naturale, non ancora sufficientemente spiegato da fisiologi o psicologi. Spesso sentiamo antipatia per una persona senza conoscerla o al primo incontro (si dice comunemente che la prima impressione è quella buona, ma ciò è vero fino a un certo punto).
Comunque, come fenomeno naturale, irrazionale, sentire antipatia non può essere peccato; peccato è semmai acconsentire a tale antipatia covando sentimenti poco benevoli verso chi è antipatico. Il resistere e l’essere superiore alle antipatie non è di tutti, ma è frutto di grande virtù ed è sorgente di grande pace per l’anima.
(Padre Mariano, frate cappuccino, 1965)

L’antipatia nei confronti di una persona è un sentimento che scatta nei primi dieci secondi di contatto a causa di un minimo dettaglio come la postura o l’abbigliamento. Sorge quando nell’altra persona vediamo un particolare simile a quello che non ci piace di noi stessi, o quando incontriamo persone che tirano fuori il lato peggiore di noi, facendoci sentire a disagio.
Responsabile di questa emozione negativa è l’amigdala, una piccola struttura a forma di mandorla presente nel nostro cervello e che si trova al di sopra del tronco cerebrale. L’amigdala interagisce con un’altra parte del cervello, la neocorteccia ed insieme interagiscono per elaborare questa reazione emotiva.
(tratto dalla rivista Airone, marzo 2008)