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Giovani e debiti. A chi la colpa dell’indebitamento eccessivo?

Uno studio realizzato da Intrum Justitia pubblicato oggi mostra come i giovani facciano fatica ad uscire dalla pirale dei debiti.

Oltre la metà dei giovani fra i 18 e i 25 anni che erano indebitati nel 2006 lo sono ancora oggi. E’ uno dei dati che risultano da uno studio condotto dalla società d’incasso Intrum Justitia, pubblicato oggi.
“Quando si contrae un debito si entra giocoforza in un circolo vizioso – conferma Anouk Arbel, che da dieci anni lavora per Jet Service, il servizio che si occupa di lavoro giovanile presso il Centro sociale protestante del canton Vaud – Se i giovani faticano a pagare i debiti non è solo perché al momento di indebitarsi non avevano coscienza di quel che facevano ma è anche perché poi non sanno come fare per ritrovare un sistema di finanze sane.
Quanti giovani credono erroneamente di uscire da un debito prendendo soldi a prestito altrove o chiedendo un credito. Ve ne sono che arrivano al nostro centro con debiti di 3’000, 5’000 franchi, alcuni sino a 20mila franchi.”
Spesso manca il coraggio di ammettere che si hanno debiti e di chiedere aiuto. Chi si vergogna non ne parla e per anni cerca di far fronte come può a una situazione di disagio. Molti sono gli adulti che stanno ancora pagando debiti contratti quando avevano 20 anni.

La società dei consumi spinge innegabilmente i giovani a spendere più di quel che guadagnano. Slogan come quello dell’operatore di telefonia Orange: “Resta giovane – Non pagare” incoraggiano senza dubbio questo genere di pratica.
Va però precisato che l’eccessivo consumo non è la causa primaria dell’indebitamento giovanile. A mancare sono le necessarie informazioni al momento del passaggio alla vita attiva. Un adolescente che spende l’intera paghetta nel modo che ritiene più opportuno potrebbe proseguire in questo modo anche quando inizia a lavorare. Spendendo tutto quel che guadagna e dimenticando di pagare le fatture.

I nuclei famigliari problematici spingono i giovani a lasciare presto la casa dei genitori e a trovare subito un lavoro. Se il lavoro non c’è oppure se i giovani sono ancora studenti ecco che cercano dei lavoretti che permettono loro di vivere in maniera indipendente.
Questi lavori precari sono però sempre più difficili da trovare e sempre più giovani si trovano a far fronte a spese più alte delle entrate. Un risultato diretto della precarizzazione della popolazione sopraggiunta anche nella nostra società nell’ultimo decennio.

(Fonte: Le Matin.ch)

Redazione

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