Dopo la caduta del regime di Muammar Gheddafi, ecco giungere il tempo delle rivelazioni sui legami connessi alla lotta al terrorismo che esistevano tra la Libia e i governi occidentali.
I documenti relativi sono stati trovati a Tripoli, nell’ufficio dell’ex capo dei servizi segreti Moussa Koussa (oggi in esilio all’estero). Le informazioni rinvenute sono state sufficienti a far avviare un’inchiesta da parte del premier britannico David Cameron.
Cosa indicano questi documenti? Che la CIA e i servizi segreti britannici MI6, hanno trasferito negli anni passati un buon numero di prigionieri libici sospettati di terrorismo nelle carceri libiche, conosciute per la crudeltà delle torture inflitte.
Il fenomeno era conosciuto come “restituzioni straordinarie” ed era largamente applicato soprattutto dall’amministrazione Bush dopo l’11 settembre 2001, in barba alle convenzioni internazionali per la protezione dei diritti fondamentali.
Nel 2007 una commissione d’inchiesta del Parlamento europeo aveva condannato “la compiacenza e la dissimulazione” da parte di diversi paesi europei nei confronti del voli segreti della CIA e delle pratiche abusive connesse.
Vi si menzionavano casi di “restituzioni straordinarie” verso paesi che praticano la tortura, fra cui, oltre alla Libia di Gheddafi, anche l’Egitto di Hosni Moubarak.
(Fonte: Le Monde)
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