Per le prossime elezioni federali, la maggior parte dei partiti – si legge in un articolo pubblicato dal giornale romando Le Matin – chiede ai candidati di ogni sezione di contribuire al finanziamento della campagna elettorale. Un contributo di solidarietà che viene sempre discusso e accordato con i candidati e molto raramente imposto.
Da un’indagine condotta in diversi cantoni (purtroppo non in Ticino) risulta che ai propri candidati i partiti della sinistra non chiedono alcun contributo.
Nel canton Berna il PS fa invece passare alla cassa i sindacati che intendono portare i loro rappresentanti nella lista «PS e sindacati» : 8’000 franchi per ognuno dei tre posti a disposizione.
I contributi fissati dal PPD e dall’UDC variano da cantone a cantone, da 1’500 sino a 5’000 franchi.
Il PLR permette di fare campagna gratuitamente a seconda dei cantoni. Sicuramente però non nel canton Zurigo, dove per avere il privilegio di far parte del quartetto di testa si pagano alla sezione 40’000 franchi.
Il quinto e il sesto posto costano 25’000 franchi ciascuno, il settimo e l’ottavo costano 10’000 franchi, i posti 9, 10 e 11 costano 5’000 franchi e i rimanenti 1’000 franchi.
«Cifre che tutte insieme non coprono comunque il costo della nostra campagna elettorale – precisa il Segretario della sezione zurighese del PLR David Müller.
Sempre a Zurigo, i tre Verdi liberali uscenti pagano ciascuno 30’000 franchi.
Con questi soldi i partiti stampano volantini, affiggono cartelloni nelle strade, trasmettono corrispondenza via posta, organizzano corsi per trasmettere ai candidati le tematico del partito e pagano i servizi di un addetto al contatto con i media e i social network.
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