Un’inchiesta disciplinare è stata avviata contro Yvan Perrin – ispettore nell’unità antistupefacenti della polizia cantonale di Neuchâtel, nonché consigliere nazionale e vicepresidente nazionale UDC – per la sua presa di posizione a favore della tortura in casi estremi.
Perrin aveva dichiarato di poter considerare il ricorso alla tortura ad esempio per salvare un bambino in caso di sequestro.
Ora ha deciso di non esprimersi sulla vicenda fino al termine dell’inchiesta. Ha però riconfermato le sue idee ed ha anche avanzato l’ipotesi di dimissionare dal corpo di polizia, in quanto il dovere di riservatezza della sua funzione gli impedirebbe di svolgere correttamente l’attività politica.
“Nel 2013 si svolgeranno le elezioni cantonali – ha detto – Se il mio partito mi designerà, accetterò di essere candidato; per essere candidato, devo essere pronto; per essere pronto, devo potermi esprimere.”
(Fonte: Corriere del Ticino)
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"ricorso alla tortura ad esempio per salvare un bambino in caso di sequestro".
Alzi la mano chi opta per sacrificare il bambino!
L'ipocrisia e il falso buonismo in questo periodo pre-elettorale è a livelli stratosferici. Purtroppo.
"ricorso alla tortura ad esempio per salvare un bambino in caso di sequestro".
Alzi la mano chi opta per sacrificare il bambino!
L'ipocrisia e il falso buonismo in questo periodo pre-elettorale è a livelli stratosferici. Purtroppo.