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Nonostante la nuova escalation della crisi dell’indebitamento e le persistenti turbolenze sui mercati finanziari, Jean-Claude Trichet, presidente della BCE, non abbandona ancora l’ipotesi di un terzo rialzo dei tassi prima di fine anno.

Giovedì mattina alle 9, 30 minuti dopo l’inizio della conferenza stampa di Trichet, la Banca centrale europea ha iniziato a comprare titoli di stato italiani nel tentativo di risollevare i prezzi dei bond che nelle ultime settimane sono stati assaliti dalle vendite.
Dopo quello della Banca nazionale svizzera e della Banca centrale giapponese, questo è il terzo intervento annunciato da una banca centrale nei mercati di capitali nel giro di sole 24 ore.
La prossima sarà la Federal Reserve statunitense. Secondo l’economista Nouriel Roubini, negli Stati Uniti il QE3, la terza tornata di quantitative easing, è già iniziata.

“No comment” di Trichet alla domanda di una giornalista sul perche’ la Bce ha deciso di comprare anche titoli di stato italiani, oltre a quelli portoghesi e irlandesi.
“Vedrete il motivo dai dati lunedì prossimo – ha detto al termine del Consiglio direttivo, che ha confermato all’1,50% il livello dei tassi di interesse nella Zona euro e la messa a disposizione di maggiore liquidità alle banche. Un’operazione di prestiti eccezionali su un periodo di sei mesi agli istituti finanziari verrà lanciata il 9 agosto. Inoltre è stata prolungata sino a gennaio 2012 l’allocazione illimitata della Bce alle banche, a tasso fisso e su periodi sino a tre mesi.
“Riteniamo che nelle condizioni attuali sia una misura appropriata, alfine di restaurare il buon funzionamento su tutti i mercati – ha commentato Trichet.

“E’ chiaro che non siamo più nella gestione di una crisi limitata unicamente alla periferia della Zona euro – ha commentato il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso in una lettera spedita mercoledì ai dirigenti dell’UE.