“Il motivo di fondo della decisione adottata oggi va in messo in relazione con la crescente possibilità che al termine del corrente programma di aiuti di Unione europea e Fondo monetario, alla fine del 2013, il Paese abbia bisogno di ulteriori finanziamenti prima di tornare sul mercato. E con la probabilità che una partecipazione del settore privato sia richiesta come precondizione per un sostegno addizionale.”
Questa è la motivazione con cui l’agenzia Moody’s ha accompagnato la sua decisione di tagliare il rating dell’Irlanda portandolo da Baa3 a Ba1.
Vittima di un boom immobiliare esploso con una bolla come mai se ne erano viste in Europa, l’Irlanda ha già ottenuto 85 miliardi di euro di aiuti nel novembre del 2010. Soldi destinati a far fronte a un deficit che ha superato il 30% del prodotto interno lordo considerando i costi per il risanamento del sistema bancario salvato con massicce iniezioni di fondi pubblici.
Moody’s considera le previsioni per l’Irlanda negative, il che significa possibili ulteriori bocciature entro 12-18 mesi.
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