Micheline Calmy Rey, presidente della Confederazione, responsabile del Dipartimento federale degli Esteri nonchè convinta sostenitrice dell’adesione della Svizzera all’Unione europea, ha rilasciato un’intervista al domenicale SonntagsZeitung, dove esprime disappunto per il trattamento che dallo scorso mese di marzo questa stessa UE sta riservando alla Svizzera nell’ambito degli accordi bilateriali III.
La presidente rimprovera a Bruxelles il suo continuo atteggiamento passivo nei confronti della Confederazione. Una passività che definisce nociva per l’entrata nel mercato europeo delle imprese svizzere, in un momento dove il territorio elvetico resta aperto e disponibile alle aziende estere.
Bruxelles ritiene vaghe le posizioni del governo svizzero riguardo alle relazioni bilaterali e ne addossa la responsabilità “all’approssimarsi delle elezioni federali di ottobre e ai dissensi interni nel Consiglio federale”.
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