Con l’obiettivo di diventare il quarto partito a livello svizzero, lunedì 4 luglio è stato creato il Partito Anti PowerPoint (APPP), il primo movimento politico che si fa portavoce del malumore degli utenti di Microsoft Office residenti in Svizzera.
Attraverso il suo sito anti-powerpoint-party.com, il movimento punta alla raccolta delle 100mila firme necessarie al referendum per regolamentare nelle aziende svizzere l’uso di PowerPoint. Infatti, in Svizzera questo software causerebbe perdite per oltre due miliardi di franchi l’anno.
Perchè? Perchè questa è la cifra che verrebbe persa annualmente nel nostro paese a livello economico obbligando centinaia di migliaia di collaboratori, impiegati, dirigenti, direttori, manager, apprendisti e specialisti di ogni settore a passare ore immobili su sedie scomode ad assistere ad interminabili presentazioni aziendali in PowerPoint. Presentazioni noiose e inutili, che non hanno alcuna reale incidenza sull’attività lavorativa.
Al momento il nuovo partito conta poco più di 250 membri, ma spera di raccogliere, oltre alle firme per il referendum, anche nuovi membri. Il suo intento è infatti quello di presentare una lista per le elezioni federali di ottobre e piazzarsi davanti a Verdi e socialisti.
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