Il PS francese allibito dalle rivelazioni sul caso Strauss Kahn

Dominique Strauss Kahn è innocente ? Sarà liberato? Tornerà in Francia? Si rimetterà in corsa per le elezioni presidenziali? Sono queste alcune delle domande che da ieri agitano le fila dei socialisti francesi, da quando dagli Stati Uniti è giunta la notizia che le accuse dell’inserviente del Sofitel Nafissatou Diallo potrebbero essere completamente false.

In Francia le primarie dei socialisti per le presidenziali stanno entrando nel vivo. Martedì la Segretaria del partito Martine Aubry aveva rotto le riserve ed aveva annunciato la sua candidatura.
A Strauss Kahn la Aubry è legata da un patto: mai mettersi uno contro l’altro. Per questo aveva atteso sino all’ultimo prima di candidarsi, per essere davvero sicura che lui fosse definitivamente fuori gioco. Adesso si chiede cosa accadrà. Strauss Kahn reclamerà il suo spazio usurpato? O si terrà in disparte e la lascerà correre verso l’Eliseo?

L’ex primo ministro francese Lionel Jospin ha commentato la faccenda ai microfoni di RTL dichiarando che “La situazione è esplosiva. Se cadono le accuse contro Strauss Kahn non sarà possibile ignorare che ancor prima di verificare se fosse o meno colpevole, quest’uomo era stato dato in pasto al sistema.”

La deputata socialista Michèle Sabban, che nei giorni seguenti all’arresto aveva dichiarato alto e forte che si trattava di un complotto, ha chiesto la sospensione delle primarie del PS.
“La conferma della sua innocenza è uno choc simile alla notizia del suo arresto, lo scorso 14 maggio – ha dichiarato – Ed è una ben strana coincidenza che la notizia della falsità delle accuse a suo carico giunga il giorno dopo la nomina di Christine Lagarde alla direzione del Fondo monetario internazionale. Questo conferma l’idea che si sia trattato di un complotto.”