In un’intervista al Telegraph, Lan Ritchie, capo esecutivo del torneo di Wimbledon (giunto quest’anno alla sua 125esima edizione), ha spiegato che il pubblico sugli spalti e i telespettatori a casa sono sempre più infastiditi dagli strilli delle tenniste, assordanti e molto sgradevoli.
Le tenniste più criticate sono la bielorussa Victoria Azarenka – le cui urla raggiungono 95 decibel e una lunghezza e un volume che supera i 1,5 secondi – e la russa Maria Sharapova, che già nel 2009 si era distinta per le sue urla spaventose, alcune delle quali raggiungevano quota 105 decibel (a titolo di paragone, il suono di una sirena raggiunge i 120 decibel).
Strilli e grida che arrecano anche un notevole disturbo all’atleta che sta dall’altra parte della rete, impedendo la dovuta concentrazione.
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