Quella iniziata oggi è una settimana calda sul fronte dell’economia statunitense. Da Wall Street rimbalza la notizia che mercoledì 22 giugno la Federal Reserve, la banca centrale statunitense, smetterà di stampare moneta.
Salvo una proroga dell’ultima ora, il 30 giugno verrà siglata la fine della politica monetaria QE2 (una sigla che indica la seconda parte delle manovre di espansione quantitativa della moneta), messa in opera dalla Fed. Dopo questa data la banca centrale americana si limiterà a reinvestire i rimborsi di titoli in scadenza.
L’agitazione degli investitori di fronte a queste due notizie irrita non poco Steve Schwarzmann, amministratore delegato del gruppo di servizi finanziari Blackstone: “La Federal Reserve è stata chiara nel manifestare le sue intenzioni tanto tempo fa – ha commentato Schwarzman in un’intervista televisiva – Ho trovato sempre piuttosto affascinante l’atteggiamento di quelle persone che, nel momento in cui si verifica qualcosa, si comportano come se non fossero state avvertite.”
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Pubblicato nel CdT e riproposto con il consenso dell'Autore Leggi tutto
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Era ora che la si smettesse di stampare carta straccia, pretendendo di chiamarla moneta di scambio. Scambio di che poi?
Era ora che la si smettesse di stampare carta straccia, pretendendo di chiamarla moneta di scambio. Scambio di che poi?
ehehe caro bike, ne convengo. Si continua ad indebitare gli Stati per salvare, si dice, la Grecia, invece lo si fa per salvare, per l'ennesima volta, le banche. Di questo passo arriveremo ad un bel "Giudizio Universale" e si ricomincia da zero. Chi ha dato ha dato chi ha avuto ha avuto, New Dollar, New Euro e amici come prima :roll:
Per salvare la Grecia secondo gli "esperti" (?!?!?!?!) ci vogliono ancora 150 miliardi che sono poi 150'000 milioni.
La contropartita per questa operazione fallimentare cos'è?
l'alibi è che dovesse fallire la Grecia i costi sarebbero maggiori... MEJCOJONI!
Questa è la teoria della Angela Merkel, abituata e cresciuta in economie stataliste (ex DDR), che condurrà l'europa alla progressiva bancarotta.
Si, ma intanto il buon Barroso ne ha studiata un'altra delle sue anche se assolutamente innovativa: "Bisogna tassare il settore finanziario" anche se bisogna pur riconoscergli la volontà di penalizzare e combattere tutte quelle operazioni speculative che "drogano" il mercato. Mi ripeto, su determinate materie prime dovrebbe esserci il divieto assoluto di speculare con contratti (mais, grano, petrolio ecc ecc)
ehehe caro bike, ne convengo. Si continua ad indebitare gli Stati per salvare, si dice, la Grecia, invece lo si fa per salvare, per l'ennesima volta, le banche. Di questo passo arriveremo ad un bel "Giudizio Universale" e si ricomincia da zero. Chi ha dato ha dato chi ha avuto ha avuto, New Dollar, New Euro e amici come prima :roll:
Per salvare la Grecia secondo gli "esperti" (?!?!?!?!) ci vogliono ancora 150 miliardi che sono poi 150'000 milioni.
La contropartita per questa operazione fallimentare cos'è?
l'alibi è che dovesse fallire la Grecia i costi sarebbero maggiori... MEJCOJONI!
Questa è la teoria della Angela Merkel, abituata e cresciuta in economie stataliste (ex DDR), che condurrà l'europa alla progressiva bancarotta.
Si, ma intanto il buon Barroso ne ha studiata un'altra delle sue anche se assolutamente innovativa: "Bisogna tassare il settore finanziario" anche se bisogna pur riconoscergli la volontà di penalizzare e combattere tutte quelle operazioni speculative che "drogano" il mercato. Mi ripeto, su determinate materie prime dovrebbe esserci il divieto assoluto di speculare con contratti (mais, grano, petrolio ecc ecc)
Ve li immaginate i Paesi del Bric che, non avendo più dollari a disposizione :twisted: , finalmente possono coniare o prendere un'altra moneta per gli scambi internazionali?
Per esempio il franco svizzero? Ma va!
Ma cosa c'entra il franco svizzero? Parlavo del Bric (Brasile, Russia, India e Cina) che è almeno 10 anni che vorrebbe sganciarsi dal dollaro ma non ne ha mai avuto l'opportunità.
Sicuramente non il franco e non l'euro. Mi pare ovvio no?
La lira?
Si, quella turca :wink:
Il baratto sarebbe ancora una forma accettabile a certe condizioni. Io ti vendo materie prime e tu mi dai servizi. No?
mmmmmmm non credo proprio, ultimamente la qualità dei servizi lascia a desiderare o è messa a dura prova da fattori esterni.
Eppure il baratto sembra essere la sola strada percorribile, visto che sul vil denaro non ci si intende.
In teoria si in pratica no.
Ve li immaginate i Paesi del Bric che, non avendo più dollari a disposizione :twisted: , finalmente possono coniare o prendere un'altra moneta per gli scambi internazionali?
Per esempio il franco svizzero? Ma va!
Ma cosa c'entra il franco svizzero? Parlavo del Bric (Brasile, Russia, India e Cina) che è almeno 10 anni che vorrebbe sganciarsi dal dollaro ma non ne ha mai avuto l'opportunità.
Sicuramente non il franco e non l'euro. Mi pare ovvio no?
La lira?
Si, quella turca :wink:
Il baratto sarebbe ancora una forma accettabile a certe condizioni. Io ti vendo materie prime e tu mi dai servizi. No?
mmmmmmm non credo proprio, ultimamente la qualità dei servizi lascia a desiderare o è messa a dura prova da fattori esterni.
Eppure il baratto sembra essere la sola strada percorribile, visto che sul vil denaro non ci si intende.
In teoria si in pratica no.
I disastri dei primi anni duemila (Enron), sono stati il primo atto della situazione critica in cui l'avvenuta “miscelazione” finanza-industria. Nel secondo atto abbiamo assistito ai disastri finanziari del '07-'09 (Lehman Brothers), e alle devastazioni atto del mondo del lavoro. Sul terzo atto, che potrebbe essere ancora più dispendioso, il sipario si è levato nel corso del 2010, quando i principali interpreti del sistema finanziario hanno preso di mira il debito degli Stati, dopo averlo caricato per tappare i loro enormi debiti privati. L’idea dietro ogni meeting dei tre o quattro club(s) del Nuovo Ordine Mondiale è quella di creare ciò che loro stessi chiamano "l'aristocrazia dei propositi": cioè miglior modo di dirigere il pianeta. In altre parole, la creazione di una rete globale di cartelli giganti, più potente di qualunque nazione sulla faccia della terra, destinata a controllare le esigenze vitali del resto dell’umanità. Tuttavia le irruzioni delle "banche d'affari" sulla finanza deviata sostengono l’instabilità nei prezzi anche in settori vitali. Penso sia inaccettabile che il prezzo del grano (nel senso del frumento) possa essere influenzato dalla speculazione borsistica. Parrebbe giunto il momento di ammettere che negli ultimi venti anni, si è estesa un'operazione concordata per istituire un nuovo assetto economico, in cui chi detiene la ricchezza vuole una riconquista dell’assoluta libertà d’azione. Una forma di rivincita sulle socialdemocrazie degli anni settanta/ottanta che riuscivano a controllare - soprattutto contrastavano- ogni velleità temeraria . Si è passati insomma, senza affermarlo, da un'economia produttiva ad una pericolosa economia dei mercati finanziari.
Non resta che tassare le/alcune/specifiche/diverse/molte/transazioni finanziarie.
I disastri dei primi anni duemila (Enron), sono stati il primo atto della situazione critica in cui l'avvenuta “miscelazione” finanza-industria. Nel secondo atto abbiamo assistito ai disastri finanziari del '07-'09 (Lehman Brothers), e alle devastazioni atto del mondo del lavoro. Sul terzo atto, che potrebbe essere ancora più dispendioso, il sipario si è levato nel corso del 2010, quando i principali interpreti del sistema finanziario hanno preso di mira il debito degli Stati, dopo averlo caricato per tappare i loro enormi debiti privati. L’idea dietro ogni meeting dei tre o quattro club(s) del Nuovo Ordine Mondiale è quella di creare ciò che loro stessi chiamano "l'aristocrazia dei propositi": cioè miglior modo di dirigere il pianeta. In altre parole, la creazione di una rete globale di cartelli giganti, più potente di qualunque nazione sulla faccia della terra, destinata a controllare le esigenze vitali del resto dell’umanità. Tuttavia le irruzioni delle "banche d'affari" sulla finanza deviata sostengono l’instabilità nei prezzi anche in settori vitali. Penso sia inaccettabile che il prezzo del grano (nel senso del frumento) possa essere influenzato dalla speculazione borsistica. Parrebbe giunto il momento di ammettere che negli ultimi venti anni, si è estesa un'operazione concordata per istituire un nuovo assetto economico, in cui chi detiene la ricchezza vuole una riconquista dell’assoluta libertà d’azione. Una forma di rivincita sulle socialdemocrazie degli anni settanta/ottanta che riuscivano a controllare - soprattutto contrastavano- ogni velleità temeraria . Si è passati insomma, senza affermarlo, da un'economia produttiva ad una pericolosa economia dei mercati finanziari.
Non resta che tassare le/alcune/specifiche/diverse/molte/transazioni finanziarie.