L’economista statunitense Alan Greenspan, presidente della Federal Reserve dal 1987 al 2006, ritiene “quasi certo” il default della Grecia e lo ha ribadito nel corso di un’intervista televisiva su New York Tv.
Secondo Greenspan è impossibile che il sistema politico attuale sia in grado di risolvere una situazione tanto grave. La crisi del debito in Grecia potrebbe generare importanti perdite per diverse banche e creare le condizioni per un dissesto bancario simili a quelle della crisi finanziaria del 2008.
La recessione colpirebbe anche gli Stati Uniti. Per questo la Casa Bianca sostiene il governo del premier Papandreou, incoraggiandolo a portare avanzi gli sforzi per le riforme malgrado le forti opposizioni e i disordini scoppiati in diverse città per protesta contro le misure di austerità imposte dal governo.
I timori di un contagio della penosa situazione economica greca stanno già penalizzando altri paesi della Zona euro. Mentre giovedì i tassi greci hanno raggiunto un nuovo record, il tasso delle obbligazioni su due anni è salito oltre il 30%.
In Spagna le obbligazioni si sono stabilizzate ai livelli più alti dell’ultimo decennio e il governo di Madrid è stato costretto a limitare l’importo della sua emissione di debito.
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La crisi finanziaria che è la crisi del liberismo, cioè del volto odierno del capitalismo, ci presenta il fallimento di un sistema che negli ultimi 20 anni ha avuto mano libera a livello planetario. Il risultato di questo dominio sono i conflitti sociali, la crisi alimentare, il peggioramento delle condizioni di vita di centinaia di milioni di persone, Il liberismo, si è basato su un regime di bassi salari e ha prodotto una dilagante insicurezza collettiva; la sua crisi accentua questa insicurezza che ha riportato il riaffacciarsi dell' intolleranza. Sino ad ora la paura è stata gestita da destra anche nei governi a maggioranza progressista, inevitabilmente ostaggi dei meccanismi economici mondializzati. La destra fa scelte politiche che alimentano la precarietà e l'insicurezza sociale e indirizza le paure che ne derivano contro il diverso, scelte che non sono accessorie e secondarie ma costituiscono l'elemento rassicurante, conservatore, tradizionale in cui rifugiarsi in questo mondo insicuro. La globalizzazione liberista è stata una gigantesca rivoluzione restauratrice tesa a soppiantare il conflitto di classe con la guerra tra i poveri. Tale progetto non rappresenta le genuine esigenze popolari, per cui il sistema è costretto a dover manipolare l’opinione pubblica con un’informazione unilaterale, veicolata dai grandi mezzi di comunicazione. Il continuo dileggiare lo Stato, attribuendogli tutti i mali, descrivendolo come un fenomeno abnorme che limita le libertà e spreme il contribuente, va nella direzione dell’abbattimento delle frontiere politiche così da sopprimere ogni regola economica.
La sinistra fa ben peggio e gli esempi in europa non mancano.
Bike da te mi aspettavo una replica più “tosta”! Ti è capitato per caso di leggere il post che parla di un interessante articolo apparso "Tagi" (Tages Anzeiger: Der Mythos von der geheimen Weltregierung). Non capisco, poi, per quale ragione chi critica il finanzcapitalismo, diventi immediatamente difensore della sinistra. Qui il dibattito non è tra destra e sinistra, ma è il mettere in evidenza la decadenza di un sistema che prometteva libertà, ricchezza e meno Stato, mentre oggi ci ritroviamo con il crollo di intere economie.
La crisi finanziaria che è la crisi del liberismo, cioè del volto odierno del capitalismo, ci presenta il fallimento di un sistema che negli ultimi 20 anni ha avuto mano libera a livello planetario. Il risultato di questo dominio sono i conflitti sociali, la crisi alimentare, il peggioramento delle condizioni di vita di centinaia di milioni di persone, Il liberismo, si è basato su un regime di bassi salari e ha prodotto una dilagante insicurezza collettiva; la sua crisi accentua questa insicurezza che ha riportato il riaffacciarsi dell' intolleranza. Sino ad ora la paura è stata gestita da destra anche nei governi a maggioranza progressista, inevitabilmente ostaggi dei meccanismi economici mondializzati. La destra fa scelte politiche che alimentano la precarietà e l'insicurezza sociale e indirizza le paure che ne derivano contro il diverso, scelte che non sono accessorie e secondarie ma costituiscono l'elemento rassicurante, conservatore, tradizionale in cui rifugiarsi in questo mondo insicuro. La globalizzazione liberista è stata una gigantesca rivoluzione restauratrice tesa a soppiantare il conflitto di classe con la guerra tra i poveri. Tale progetto non rappresenta le genuine esigenze popolari, per cui il sistema è costretto a dover manipolare l’opinione pubblica con un’informazione unilaterale, veicolata dai grandi mezzi di comunicazione. Il continuo dileggiare lo Stato, attribuendogli tutti i mali, descrivendolo come un fenomeno abnorme che limita le libertà e spreme il contribuente, va nella direzione dell’abbattimento delle frontiere politiche così da sopprimere ogni regola economica.
La sinistra fa ben peggio e gli esempi in europa non mancano.
Bike da te mi aspettavo una replica più “tosta”! Ti è capitato per caso di leggere il post che parla di un interessante articolo apparso "Tagi" (Tages Anzeiger: Der Mythos von der geheimen Weltregierung). Non capisco, poi, per quale ragione chi critica il finanzcapitalismo, diventi immediatamente difensore della sinistra. Qui il dibattito non è tra destra e sinistra, ma è il mettere in evidenza la decadenza di un sistema che prometteva libertà, ricchezza e meno Stato, mentre oggi ci ritroviamo con il crollo di intere economie.
"La crisi finanziaria che è la crisi del liberismo"
Di liberismo c`é ben poco per non dire niente.La crisi nasce da una politica monetaria scellerata e monopolistica.
Lo si nota ancora ai giorni nostri ove la mancanza di capitale dovrebbe corrispondere con un costo del denaro mettanente superiore ai tassi attuali.I tassi di interesse sono un prezzo di mercato che dovrebbero indicare e informare tutti gli operatori su cosa sia abbondante e scarso.Poi il costo di denaro a un tasso inferiore all` inflazione é qualcosa di abberrante e stimola semplicemente la gente ad indebitarsi oltremisura.Ed oggi ne paghiamo pegno.
Ma tutto questo non é dettato dalle scelte individuali ma da una pianificazione centralizzata.Siamo molto più vicini ad un mondo comunista che liberista come tu lo definisci.
Coloro che usufruiscono del vantaggio di poter utilizzare la moneta per primi diventano sempre più ricchi mentre coloro che la ricevono per ultimi sono sempre più poveri.C`é da meravigliarsi?
Chi legifera? il politico e guarda caso é attorniato da lobbiiiieeeeesssss a non più finire.
Sarà un caso?Io non credo proprio.
Questa impressione di già vissuto è una caratteristica peculiare della turbofinanza, un retrogusto sottile ma durevole, come quello vagamente speziato e persistente del vino d'annata che ci fa subito annuire in segno di riconoscimento. Come se la turbofinanza parlasse a una zona dedicata all'apprendimento capace di completare la frase in automatico. Il concetto liberista è sempre volutamente incompleto manca, di solito, un pezzo di informazione: ti danno soggetto e complemento, o predicato e complemento, o soggetto e predicato, e il resto ce lo metti tu. Quando capisci il significato ultimo, è ormai troppo tardi. La sua è un’estensione planetaria e ha una capillare penetrazione in tutti i sottosistemi sociali. Ha come motore non più la produzione di merci, ma il sistema finanziario e si caratterizza per lo sviluppo straordinario dei mercati finanziari. Il denaro viene impiegato, investito, fatto circolare sui mercati allo scopo di produrre immediatamente una maggior quantità di denaro. Le agenzie “arbitrali” attribuiscono con estrema volubilità pagelle “upgrade/downgrade che assolvono o condannano bilanci nazionali o privati, rendendo ancora più instabili i mercati. E’ inaccettabile lasciare che gli incendiari diano istruzioni ai pompieri. Quando ormai intere economie planetarie si interrogano su una giudiziosa alternativa possibile, in Ticino la destra neoliberista, tenta ripetutamente di incunearsi nell'arena politica.
"Il concetto liberista è sempre volutamente incompleto manca, di solito, un pezzo di informazione: ti danno soggetto e complemento, o predicato e complemento, o soggetto e predicato"
Questo tua frase la condivido se toglie la parola "liberista" e ci mettessi monetario. Nessuno verrà a spiegarti cosa sia la moneta, come l`inflazione sia un problema monetario, chi la crea e chi ci guadagna.
"Ha come motore non più la produzione di merci, ma il sistema finanziario e si caratterizza per lo sviluppo straordinario dei mercati finanziari."
Concordo restando sempre sul concetto monetario. Lo straordinario sviluppo dei mercati finanziari é sostenuto dai politici e da un sistema a banca centrale monopolista dove si salvano sempre i soliti alla faccia di tutti gli altri.Quindi non esiste nessun principio di mercato libero econ fondo liberista.Il classico Moral Hazard.
"Il denaro viene impiegato, investito, fatto circolare sui mercati allo scopo di produrre immediatamente una maggior quantità di denaro"
La riserva frazionale é uno di questi metodi.Per legge si permette alle banche di creare moneta che non hanno alfine di garantire il sogno della crescita tanto desiderato e necessario ai politici per garantire le loro promesse.Poi allo sbooom...viva la mer.a.
"Quando ormai intere economie planetarie si interrogano su una giudiziosa alternativa possibile....."
Finora non ho visto nessuna grossa interrogazione ma un semplice corri, corri per salvare un sistema pianificato che é ormai fallito......
Buona serata
"La crisi finanziaria che è la crisi del liberismo"
Di liberismo c`é ben poco per non dire niente.La crisi nasce da una politica monetaria scellerata e monopolistica.
Lo si nota ancora ai giorni nostri ove la mancanza di capitale dovrebbe corrispondere con un costo del denaro mettanente superiore ai tassi attuali.I tassi di interesse sono un prezzo di mercato che dovrebbero indicare e informare tutti gli operatori su cosa sia abbondante e scarso.Poi il costo di denaro a un tasso inferiore all` inflazione é qualcosa di abberrante e stimola semplicemente la gente ad indebitarsi oltremisura.Ed oggi ne paghiamo pegno.
Ma tutto questo non é dettato dalle scelte individuali ma da una pianificazione centralizzata.Siamo molto più vicini ad un mondo comunista che liberista come tu lo definisci.
Coloro che usufruiscono del vantaggio di poter utilizzare la moneta per primi diventano sempre più ricchi mentre coloro che la ricevono per ultimi sono sempre più poveri.C`é da meravigliarsi?
Chi legifera? il politico e guarda caso é attorniato da lobbiiiieeeeesssss a non più finire.
Sarà un caso?Io non credo proprio.
Questa impressione di già vissuto è una caratteristica peculiare della turbofinanza, un retrogusto sottile ma durevole, come quello vagamente speziato e persistente del vino d'annata che ci fa subito annuire in segno di riconoscimento. Come se la turbofinanza parlasse a una zona dedicata all'apprendimento capace di completare la frase in automatico. Il concetto liberista è sempre volutamente incompleto manca, di solito, un pezzo di informazione: ti danno soggetto e complemento, o predicato e complemento, o soggetto e predicato, e il resto ce lo metti tu. Quando capisci il significato ultimo, è ormai troppo tardi. La sua è un’estensione planetaria e ha una capillare penetrazione in tutti i sottosistemi sociali. Ha come motore non più la produzione di merci, ma il sistema finanziario e si caratterizza per lo sviluppo straordinario dei mercati finanziari. Il denaro viene impiegato, investito, fatto circolare sui mercati allo scopo di produrre immediatamente una maggior quantità di denaro. Le agenzie “arbitrali” attribuiscono con estrema volubilità pagelle “upgrade/downgrade che assolvono o condannano bilanci nazionali o privati, rendendo ancora più instabili i mercati. E’ inaccettabile lasciare che gli incendiari diano istruzioni ai pompieri. Quando ormai intere economie planetarie si interrogano su una giudiziosa alternativa possibile, in Ticino la destra neoliberista, tenta ripetutamente di incunearsi nell'arena politica.
"Il concetto liberista è sempre volutamente incompleto manca, di solito, un pezzo di informazione: ti danno soggetto e complemento, o predicato e complemento, o soggetto e predicato"
Questo tua frase la condivido se toglie la parola "liberista" e ci mettessi monetario. Nessuno verrà a spiegarti cosa sia la moneta, come l`inflazione sia un problema monetario, chi la crea e chi ci guadagna.
"Ha come motore non più la produzione di merci, ma il sistema finanziario e si caratterizza per lo sviluppo straordinario dei mercati finanziari."
Concordo restando sempre sul concetto monetario. Lo straordinario sviluppo dei mercati finanziari é sostenuto dai politici e da un sistema a banca centrale monopolista dove si salvano sempre i soliti alla faccia di tutti gli altri.Quindi non esiste nessun principio di mercato libero econ fondo liberista.Il classico Moral Hazard.
"Il denaro viene impiegato, investito, fatto circolare sui mercati allo scopo di produrre immediatamente una maggior quantità di denaro"
La riserva frazionale é uno di questi metodi.Per legge si permette alle banche di creare moneta che non hanno alfine di garantire il sogno della crescita tanto desiderato e necessario ai politici per garantire le loro promesse.Poi allo sbooom...viva la mer.a.
"Quando ormai intere economie planetarie si interrogano su una giudiziosa alternativa possibile....."
Finora non ho visto nessuna grossa interrogazione ma un semplice corri, corri per salvare un sistema pianificato che é ormai fallito......
Buona serata