Il gruppo LEGA/l’Onda di Biasca si dichiara molto, molto scettico sul progetto aggregativo Biasca, Pollegio e Iragna, in votazione il 5 giugno prossimo.
Anche leggendo il “Contratto di fiducia con i cittadini” (che non è vincolante!) distribuito a tutti i fuochi, questo progetto non convince e non suscita quel giusto interesse che invece dovrebbe suscitare fra la nostra popolazione.
A nostro avviso, pur ritenendo legittime altre posizioni, questa risulterebbe essere un’aggregazione “monca”, forzatamente al ribasso (vista la forza finanziaria dei Comuni coinvolti) e anche un tantino forzata (da chi?).
Se lo studio di aggregazione “Riviera +” portava alla creazione di un nuovo Comune di circa 12mila persone e quindi ad una eventuale forte forza contrattuale verso il Cantone, questa mini aggregazione sposta di poco il numero degli abitanti della sola Biasca.
Meglio sarebbe stata una giusta pausa di riflessione nell’attesa che il progetto fallito potesse riattivarsi, magari su basi e condizioni diverse, un contributo finanziario da parte del Cantone degno di questo nome e con qualche progetto comune.
Biasca, prima di lanciarsi in questo tipo di aggregazione, dovrebbe mettere un po’ d’ordine “in casa propria”, migliorare la propria situazione economica, essere più attrattiva verso persone che potrebbero portare al Comune anche un maggior introito fiscale in quanto di persone “problematiche” che si insediano a Biasca ce ne sono già abbastanza. C’era un asilo nido ed è stato chiuso, perché?
Occorre puntare maggiormente sulla Zona Industriale che in termini di entrate fiscali, malgrado le promesse da anni, da ancora troppo poco alle casse del Comune e, possibilmente, non lasciarsi scappare occasioni come quella della PC, senza contare i due grossi investimenti (Casa Anziani e Centro Servizi) che non possono più aspettare e che si aggirano attorno ai 27 mio di franchi, prudenziali.
Inoltre il contributo del Cantone di 2 mio di franchi a questo progetto aggregativo per sanare la situazione finanziaria di Iragna (situazione strutturale e che quindi si ripeterà) ci sembra veramente riduttivo e non è assolutamente una soluzione che possa soddisfare i cittadini di Biasca. Allora bisognava chiedere di più!
Noi siamo invece praticamente certi che questa mini aggregazione porterà più spese e allora addio a un’eventuale riduzione del moltiplicatore politico d’imposta da sempre, a Biasca, del 100%.
Potremmo continuare ma la sostanza non cambierebbe e quindi ribadiamo il nostro forte scetticismo verso questo progetto aggregativo che non ci convince per nulla e che ci sembra sempre più una “fuga in avanti” dalle prospettive poco chiare.
Qualcuno potrà obbiettare che in Municipio ci siamo stati anche noi. Certo, ma 6 anni e con un rappresentante e non ci pare proprio che, ad esempio, i 5 anni di regime compensativo con l’aiuto finanziario del Cantone siano scaturiti da una gestione della cosa pubblica leghista a Biasca, questo va detto per chiarezza.
Rispettando l’intelligenza dei cittadini che si recheranno al voto non ci permettiamo di dare indicazioni nette sullo stesso. Noi le nostre considerazioni le abbiamo espresse, ora saranno le urne a parlare il 5 giugno prossimo.
Gruppo LEGA/l’Onda
Biasca
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