Mercoledì il Consiglio di Stato ha fissato al 25 settembre la data per la votazione consultiva in vista dell’aggregazione dei Comuni della sponda sinistra del fiume Maggia.
Questi i comuni coinvolti: Locarno, Minusio, Muralto,Tenero-Contra, Orselina, Brione sopra Minusio e Mergoscia. Il comune risultante dalla loro aggregazione si chiamerà Locarno.
Anche forte della sua connotazione turistica e residenziale, la “nuova Locarno” mirerà a diventare un polo attrattivo del Locarnese, del Ticino e della Svizzera, sviluppando l’arte, il paesaggio e il benessere, la qualità di vita dei residenti, l’accoglienza dei turisti, il tutto in un contesto economico ideale e propositivo.
Il Consiglio di Stato crede in questa aggregazione, convinto che essa sia importante nel riordino istituzionale nelle aree urbane e per il rafforzamento delle città ticinesi. Un Locarnese consolidato porterà vantaggi sicuri anche alle zone di periferia, avrà maggiore peso politico e risorse finanziarie più solide, il tutto a garantire una maggiore possibilità di progettare e investire, rilanciando così l’economia dell’intera regione.
I Municipi di Locarno, Brione sopra Minusio, Tenero-Contra, Mergoscia e Orselina hanno già dato il loro preavviso favorevole. Muralto invece, pur non opponendosi, ritiene che lo studio sia ancora incompleto e poco convincente. Da parte di Minusio vi è invece una netta opposizione e la richiesta di migliorare, e di molto, il progetto.
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Il nuovo CdStato, rinnovato per 3/5 e non solo, sembra avere uno slancio ben più propositivo e progettuale verso le aggregazioni (da Bedretto a Pedrinate e da Brissago al Gesero) ed il consigliere di Stato referente, ha già dimostrato in pochi giorni di essere concepito di tutt'altra pasta di quella di don Gigio, ora sulla via di Santiago.
A me pare persino che il collante per questa realtà locarnese possa e debba essere il turismo, con tutte le positività che con esso possono essere accostate e sviluppate (paesaggio, accoglienza, cultura, arte, sport, gastronomia, enologia, benessere, vie di comunicazione,......).
Quindi in chiave turistica, si deve forzatamente aggregare (concentrare) in luogo di disperdere risorse e forze, ed in questo contesto Ticino Turismo deve interrogarsi finalmente quale indirizzo dare al progetto di un Ticino turistico UNICO, con le tre destinazioni (Locarno, Lugano, Bellinzona) che conglobino le attuali 11 entità locali. Questo concetto di centri di servizi condivisi non potrà che favorire anche lo sviluppo turistico delle Valli tutte (Leventina, Blenio, Maggia, Verzasca, Malcantone, Val Colla, Valle di Muggio e Serpiano, .....)
Nel 2012 il mandato di Solari scade (i bisognerà farlo scadere) ed il nuovo CdA, (la parte politica, con i nuovi equilibri politici, piaccia o non piaccia al P(L)RT) sappia riportare sulla strada unitaria tutte le realtà locali ora disperse.
Il nuovo CdStato, rinnovato per 3/5 e non solo, sembra avere uno slancio ben più propositivo e progettuale verso le aggregazioni (da Bedretto a Pedrinate e da Brissago al Gesero) ed il consigliere di Stato referente, ha già dimostrato in pochi giorni di essere concepito di tutt'altra pasta di quella di don Gigio, ora sulla via di Santiago.
A me pare persino che il collante per questa realtà locarnese possa e debba essere il turismo, con tutte le positività che con esso possono essere accostate e sviluppate (paesaggio, accoglienza, cultura, arte, sport, gastronomia, enologia, benessere, vie di comunicazione,......).
Quindi in chiave turistica, si deve forzatamente aggregare (concentrare) in luogo di disperdere risorse e forze, ed in questo contesto Ticino Turismo deve interrogarsi finalmente quale indirizzo dare al progetto di un Ticino turistico UNICO, con le tre destinazioni (Locarno, Lugano, Bellinzona) che conglobino le attuali 11 entità locali. Questo concetto di centri di servizi condivisi non potrà che favorire anche lo sviluppo turistico delle Valli tutte (Leventina, Blenio, Maggia, Verzasca, Malcantone, Val Colla, Valle di Muggio e Serpiano, .....)
Nel 2012 il mandato di Solari scade (i bisognerà farlo scadere) ed il nuovo CdA, (la parte politica, con i nuovi equilibri politici, piaccia o non piaccia al P(L)RT) sappia riportare sulla strada unitaria tutte le realtà locali ora disperse.