Angelo Renzetti, il peggior acquisto del Footbal Club Lugano

L’ultima apparizione televisiva del Presidente-Comando-Io del FC Lugano di martedì sera a Contesto, sulla RSI1, ha ribadito quanto poco diplomatico e quanto poco avvezzo alla carica che ricopre sia Angelo Renzetti.

Il giornalista chiamato in studio a dibattere ha ben provato con garbo a limare le domande più scomode, ma forse qualche prurito deve averlo sentito nello scoprire che la colpa è sempre degli altri.
Pur con tutta la buona volontà che si può riconoscere al personaggio, l’arrivo a Lugano di Renzetti ha distrutto l’ambiente del calcio bianconero.
Una squadra vincente, seppur priva di un gioco spettacolare è stata ridotta in un gruppo svuotato da ogni certezza, incapace di reagire sul campo e che dopo una serie di 12 vittorie – che stando a Renzetti avrebbero minato la formazione – ha inanellato 5 sconfitte consecutive, incassato 9 reti nelle ultime due uscite, realizzandone solamente una.

Inutile girare in giro alla torta e tornare ai motivi veri o presunti sull’allontanamento di Pastorello. In particolare le dichiarazioni di Armando Ceroni a Sport club e quelle di ieri dello stesso Renzetti aprono scenari che andrebbero certamente chiariti sulla gestione della successione di Marco Schällibaum sulla panchina bianconera.
Le pubbliche dichiarazioni del Presidente del FC Lugano non hanno certamente giovato all’ambiente, le polemiche scatenate sin dal suo arrivo a Cornaredo hanno riempito le pagine dei giornali eppure ancora oggi Angelo Renzetti si sente dalla parte della ragione.

A sole 4 giornate dal termine del campionato è bastato un sms inneggiante alla sua nomea di allenatore a silurare Schällibaum, quando solo poche ore prima ne era stata ribadita la fiducia.
Non rimane che chiederci cosa farà Preziosi, reduce da grossi investimenti nel Genoa senza cavare un ragno dal buco, nella malaugurata e nemmeno tanto remota ipotesi che ancora una volta il Lugano manchi l’ascesa in Super League.

C.S.