E’ stato chiuso giovedì all’alba, a scopo precauzionale, l’aeroporto Fontanarossa di Catania, in Sicilia, in seguito alla brusca accelerata dell’attività stromboliana dell’Etna che dalle 2 di notte alle 6 di questa mattina ha alimentato una nuova fase eruttiva.
La decisione di chiudere lo scalo è stata motivata dai forti boati, getti e colate di lava ed emissione di cenere vulcanica ricaduta su Catania e sui centri abitati a sud del vulcano.
L’Istituto italiano di geofisica e vulcanologia di Catania tiene la situazione sotto continua osservazione.
Uno sciame sismico con diverse scosse di magnitudo sino a 3.2 gradi si era prodotto sull’Etna nella notte fra martedì e mercoledì.
Mercoledì mattina all’aeroporto di Catania si era verificato un caso strano, forse collegato alla crescente attività eruttiva del vulcano: lo scalo aveva dovuto essere chiuso per circa un’ora a causa della presenza in quasi tutto l’aeroporto di stormi di uccelli.
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