Fonte di disfunzionamento sul posto di lavoro, i disturbi dell’umore dei dipendenti vengono risolti molto spesso con il licenziamento o con l’invito a dare le dimissioni.
Nel corso della carriera professionale, almeno un salariato su quattro soffre di problemi psichici che influiscono negativamente sul suo lavoro. Nella maggior parte dei casi, i datori di lavoro risolvono questa “grana” in maniera spiccia : il licenziamento o l’invito a dare le dimissioni.
Uno studio pilota condotto a Basilea per conto dell’Ufficio delle assicurazioni sociali ha rilevato che sul piano medico il problema tarda ad essere considerato e riconosciuto.
L’AI non viene praticamente mai considerata dai datori di lavoro come un’istanza che potrebbe aiutare a trovare una soluzione, eppure dal 2008 i salariati che soffrono di problemi dell’umore tali da rendere complicato il loro rendimento professionale possono essere registrati all’AI, sia per un’analisi preliminare sia per un intervento diretto.
Sarebbe importante, rileva lo studio, che i datori di lavoro considerassero sia questa opzione come pure gli aiuti a cui possono far capo per evitare di marginalizzare i loro dipendenti o per sostenere il reinserimento di queste persone nel mondo del lavoro.