In un rapporto della Federal Reserve, la Banca centrale americana, si legge come nel primo trimestre di quest’anno la crescente domanda di crediti da parte delle imprese e le voci di una ripresa economica abbiano portato le banche statunitensi a diminuire i requisiti per la concessione del credito (secondo 74 economisti interpellati dall’agenzia Bloomberg, quest’anno l’economia statunitense potrebbe infatti crescere del 2,9%).

Il persistere del credit-crunch a seguito della crisi economica va scongiurato perché pone un freno alla ripresa, ha dichiarato il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke. Il Comitato di politica monetaria della Fed manterrà dunque invariati i tassi d’interesse fra lo 0 e lo 0,25%, il minimo storico fissato a partire dal dicembre 2008.
A marzo si è registrato un +11,3% su base annua dei capitali erogati a commercio e industria, l’incremento più rilevante dall’ottobre 2008. In aumento anche i crediti concessi ai privati, che ammontano a 2’420 miliardi di dollari, con una crescita di 7,62 miliardi nel mese di febbraio, il più consistente dal giugno 2008.