Finalmente le agenzie di rating statunitensi guardano anche in casa loro. Ad eseguire la “storica” manovra è stata la Standard & Poor’s, che ha tagliato l’outlook (la previsione di tendenza) degli Stati Uniti da stabile a negativo.
In una nota S&P ha spiegato che “il deterioramento dei conti pubblici americani deve far riflettere. Sicuramente nessun accordo significativo sul risanamento di questi conti è da attendersi dal presidente Obama e dal Congresso ma se la crescita del deficit non sarà messa sotto controllo, il profilo fiscale degli Stati Uniti potrebbe diventare molto più debole di quello delle altre grandi economie.”
“Poiché gli Stati Uniti hanno un deficit molto ampio rispetto agli altri paesi con tripla A – spiega ancora l’agenzia di rating – e non è chiaro come si procederà per ridurre questo deficit, l’outlook sul rating di lungo termine, sin qui stabile, ha dovuto essere tagliato a negativo.”
Prima che l’agenzia prendesse la sua decisione, il segretario del Tesoro americano Timothy Geithner aveva dichiarato che il Congresso dovrà approvare l’innalzamento del tetto del deficit del paese. In caso contrario, ha detto Geithner, i parlamentari saranno responsabili di aver messo l’economia americana di fronte a rischi catastrofici.
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