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Doris Leuthard: “Dobbiamo imparare a pensare secondo i parametri temporali degli alberi”

Nel quadro dell’Anno internazionale della foresta, la Consigliera federale Doris Leuthard ha partecipato oggi a un incontro organizzato sullo sfondo di un paesaggio silvestre. Accompagnata da rappresentanti dei Cantoni e dell’economia, il Capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) ha approfittato della passeggiata nei dintorni di Wynau (BE) per presentare i principi fondamentali della politica forestale nazionale e illustrarne le molteplici sfaccettature.

L’ONU ha proclamato il 2011 Anno internazionale della foresta, spostando così i riflettori sull’importanza di questo ecosistema e sensibilizzando l’opinione pubblica mondiale sull’utilizzo sostenibile di tale risorsa. Per tale motivo, Doris Leuthard, insieme a politici cantonali, rappresentanti dell’economia, esperti e giornalisti, ha visitato un bosco nei pressi di Wynau, nel Cantone di Berna.

La Consigliera federale ha parlato delle sfide e dei conflitti cui è confrontato oggigiorno il bosco svizzero e ha prospettato possibili soluzioni: negli ultimi tempi questo ecosistema si trova nuovamente al centro del conflitto d’interessi tra protezione e sfruttamento. Davanti ai media Doris Leuthard si è dichiarata convinta della necessità di “trovare soluzioni che abbiano effetti sul lungo periodo e garantiscano la funzione delle foreste, che sono importanti per la protezione dai pericoli naturali, la fornitura di acqua potabile e come spazio vitale e ricreativo”. Questo importante serbatoio di CO2 contribuisce anche alla protezione del clima. Al tempo stesso però bisogna lasciare spazio sufficiente all’utilizzo del legno, all’agricoltura e alla politica degli insediamenti. “Ciò non è facile, ma è fattibile”, ha ribadito Doris Leuthard.

La protezione del bosco, l’agricoltura e la pianificazione del territorio si trovano in un rapporto concorrenziale. Gli alberi vivono per centinaia e centinaia di anni, e dunque si rendono necessarie soluzioni a lungo termine. “Se vogliamo tramandare le nostre foreste anche alle generazioni future, non dobbiamo cercare il profitto a breve termine”, ha continuato Doris Leuthard. “Dobbiamo imparare a pensare secondo i parametri temporali degli alberi”.

La gestione sostenibile della foresta è indispensabile

Andreas Rickenbacher, direttore del Dipartimento dell’economia pubblica del Cantone di Berna, ha sottolineato l’importanza del buon funzionamento e dell’autofinanziamento dell’economia forestale. “Un bosco in cui il legno è utilizzato in modo sostenibile soddisfa al meglio le diverse necessità”. Per le esigenze particolari della società, ad esempio per quanto riguarda i boschi di protezione, si dovrebbero prevedere sussidi statali mirati a favore dei proprietari di queste risorse, ha concluso il consigliere di Stato Rickenbacher.

Secondo il consigliere nazionale Max Binder, presidente di Economia forestale Svizzera, essere proprietari di un bosco è motivo di fierezza e gioia, ma anche di preoccupazione. “Molte prestazioni, legate alle attività di cura e di gestione dei boschi, sono date assolutamente per scontate dalla società, senza che vi sia un riscontro economico”. Economia forestale Svizzera si impegna per un migliore indennizzo di queste prestazioni di pubblica utilità. È altrettanto importante accordare alle imprese sufficiente libertà imprenditoriale nel campo della produzione del legno.

Jacqueline de Quattro, presidente della Conferenza dei direttori forestali cantonali e consigliera di Stato vodese, ha sottolineato come la politica forestale debba essere un compito congiunto di Confederazione, Cantoni e proprietari di bosco. Solo così è possibile soddisfare le esigenze di questo ecosistema e tramandarlo inalterato alle generazioni future.

Un bosco per tutti

La passeggiata nella natura ha offerto lo spunto alla Consigliera federale Doris Leuthard e ai rappresentanti cantonali e dell’economia per toccare con mano le molteplici prestazioni del bosco svizzero. Il bosco fornisce legname, è l’habitat di molte specie vegetali e animali, filtra l’acqua potabile e offre spazi ricreativi e di svago. Al fine di garantire le prestazioni del bosco anche in futuro, nell’ambito della cura dei boschi si privilegiano le specie arboree che sono maggiormente resistenti rispetto ai cambiamenti climatici.

Redazione-cro

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