Le misure intraprese sinora per ridurre o almeno stabilizzare l’enorme debito pubblico degli Stati Uniti non sono efficaci. A rischio non è solo l’economia americana ma anche quella a livello mondiale.

L’allarme arriva dal Fondo Monetario Internazionale, che avverte: se gli Stati Uniti vogliono riportare i conti alla stabilità devono varare al più presto un programma di austerity. Come quello imposto alla Grecia, tanto per fare un paragone, ma molto più rigido, con tagli alle spese ben superiori a quelli varati in questi giorni dal governo di Obama.
Se invece la strategia economica americana resterà invariata, entro un massimo di cinque anni scoppierà una nuova crisi mondiale.

L’FMI non è isolato nelle sue previsioni catastrofiche. In un articolo che abbiamo pubblicato ieri, si legge come Bill Gross, il numero uno di Pimco, gestore del principale fondo obbligazionario degli Stati Uniti, sia sulla stessa linea quando dichiara che “la crescita del deficit statale americano è andata oltre ogni possibile controllo. Se il governo non interverrà con riforme sostanziali questo paese fallirà per via del suo debito.”