L’esercito israeliano ha trasmesso a diversi media statunitensi e filo-ebraici la mappa di centinaia di sotterranei e di depositi di armi nel sud del Libano, appartenenti al gruppo politico di stampo islamico Hezbollah.
L’intento di Tsahal, le Forze di difesa israeliane, è quello di mostrare che Hezbollah agisce per trasformare ogni villaggio del sud del Libano in una zona di guerra pronta a scatenarsi contro lo Stato ebraico. In questa parte del Libano, dove il paese confina con Israele, una risoluzione delle Nazioni Unite vieta ad Hezbollah la detenzione e il traffico di armi ma i controlli sono inesistenti e il materiale bellico circola senza restrizioni.
L’esercito israeliano spiega che in questa zona del Libano Hezbollah dispone di 550 bunker, 300 posti di controllo e 100 depositi di armi e materiale di guerra, perlopiù provenienti da Iran e Siria. Il gruppo islamico ha dal canto suo accusato il governo israeliano di mettere in campo una campagna di diffamazione e di intimidazione.
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