L’iniziativa, svelata dal portale Ticinonews, dove in un locale a luci rosse del Luganese in cui si esercita la prostituzione, verrebbero organizzate delle lotterie in cui si vince la prestazione sessuale di una prostituta, si é trasformata oggi in un’interrogazione socialista.
“Dal nostro punto di vista – scrive Pelin Kandemir Bordoli – questo tipo di offerte potrebbe essere contraria all’art. 195 del Codice Penale Svizzero che recita “chiunque lede la libertà d’azione di una persona dedita alla prostituzione sorvegliandola in questa sua attività o imponendole il luogo, il tempo, l’estensione od altre circostanze inerenti all’esercizio della prostituzione è punito con una pena detentiva sino a dieci anni o con una pena pecuniaria ”.
Riteniamo inoltre – prosegue Kandemir -che queste situazioni rientrino nel promovimento della prostituzione, anch’essa punita dal codice penale svizzero e che siano lesive della dignità delle persone.
Infatti l’esercizio della prostituzione deve essere un’attività indipendente e svolta in tutta autonomia, così come richiede anche la legge cantonale.
Per contro, il portaparola del postribolo l’Oceano di Grancia, al giornalista Joe Pieracci confida “Noi facciamo una tombola e mettiamo in palio una prestazione sessuale con una ragazza scelta dal cliente tra le cinquanta escort della casa d’appuntamenti. In sostanza una prestazione a pagamento… diventa un omaggio”. La lotteria si svolgerebbe quattro volte al mese e sempre secondo il portavoce, é una strategia di “marketing” che paragona alla degustazione di un cioccolatino al super mercato.
Queste ragioni hanno spinto alcuni parlamentari socialisti a chiedere al Consiglio di Stato:
– se ritiene che queste pratiche siano legali?
– se non ritiene che queste proposte siano lesive della dignità della persona?
– se intende attivarsi in tempi brevi per impedire questo genere di attività?
I parlamentari del Ps sono Pelin Kandemir Bordoli, Manuele Bertoli, Werner Carobbio, Gianrico Corti, Carlo Lepori e Chiara Orelli Vassere.