Dall’Afghanistan un milione di dollari al Giappone per partecipare attivamente alla sua ricostruzione, dopo il terribile sisma di magnitudo 9 e lo tsunami che l’11 marzo hanno sconvolto il nord-est del paese asiatico.
Il ministero afgano delle finanze ha comunicato che uno cheque per l’importante cifra è stato consegnato all’ambasciata giapponese a Kabul.
Un gesto importante da parte di un paese che si dibatte fra mille difficoltà economiche e che sicuramente non figura tra i paesi agiati del Medio Oriente. Malgrado che dalla caduta del regime dei talebani, dieci anni fa, la comunità internazionale abbia versato miliardi di dollari di aiuti, l’Afghanistan rimane un paese povero, rovinato da tre decenni di guerre quasi ininterrotte e da una persistente corruzione ai vertici del regime.
Come ha sottolineato il ministero afgano degli affari esteri, il Giappone – che si era impegnato a versare entro il 2013 cinque miliardi di dollari al governo di Kabul – è fra i maggiori sostenitori dello sviluppo e della ricostruzione in Afghanistan. E’ dunque un gesto naturale intervenire con i mezzi a disposizione.
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