Malgrado una cifra d’affari cresciuta di oltre il 6% attestata a 8,5 miliardi di franchi e i ricavi sostanzialmente stabili, Banca Stato vede calare l’utile netto del 9,2% a 35,1 milioni di franchi. Analoga la diminuzione del versamento alle casse cantonali, pari a 25 milioni.
La Banca prosegue il trend di crescita dei volumi d’affari, sia in ambito creditizio (crediti ipotecari: +3,8% – altri crediti nei confronti della clientela: +10,1%) sia nell’attività di raccolta (depositi della clientela: +5,3%).
L’afflusso di denaro fresco è più che triplicato rispetto all’anno precedente.
Il 2010 è stato caratterizzato soprattutto dall’acquisizione, nel campo del private banking, di Axion SWISS Bank SA. Come sottolineato dai responsabili, questa operazione ha provocato costi d’esercizio non preventivati che hanno in sostanza portato alla diminuzione dell’utile d’esercizio. Al netto di questi costi non preventivabili l’Istituto avrebbe infatti raggiunto un risultato sui livelli dell’esercizio 2009.
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