La Politica agricola 2014-2017 rappresenta un’altra tappa verso un’agricoltura produttiva e sostenibile. I provvedimenti proposti determineranno un incremento, dal profilo calorico, della produzione di derrate alimentari, riconducibile soprattutto a una maggiore produzione di cereali, come emerge dai modelli di calcolo. Diminuirà quindi la dipendenza dalle importazioni di alimenti per animali. Sono inoltre previsti effetti positivi anche a livello di competitività.
L’agricoltura potrà fornire prestazioni ambientali migliori. I provvedimenti ambientali sono maggiormente incentrati sull’aspetto della qualità. Verrà promossa la diversità delle specie e aumentata l’efficienza delle risorse. L’obiettivo è accrescere l’efficienza del fosforo e dell’azoto rispettivamente del 6 e del 4 per cento. La Politica agricola 2014-2017 contribuirà, inoltre, ad arginare la perdita di terreni coltivabili, creando le basi per una valorizzazione della qualità del paesaggio.
Secondo i modelli di calcolo, nel 2017 il reddito dell’intero settore agricolo risulterà di 100 milioni di franchi circa superiore a quello che può essere ottenuto mantenendo invariati gli strumenti attuali. Siccome le strutture continueranno a svilupparsi e aumenterà la produttività del lavoro, la Politica agricola 2014-2017 potrebbe comportare un aumento di oltre il 10 per cento dei redditi delle singole aziende, con conseguente miglioramento del potere d’acquisto delle famiglie contadine.
Il fulcro della Politica agricola 2014-2017 è l’ulteriore sviluppo del sistema dei pagamenti diretti. Gli strumenti dei pagamenti diretti vengono impostati in maniera chiara in funzione degli obiettivi fissati nella Costituzione federale. Onde creare trasparenza e chiarezza, per ogni obiettivo viene proposto uno strumento:
Questi cinque strumenti sono integrati da altri due tipi di contributi: quelli per l’efficienza delle risorse e quelli d’adeguamento.
Anche la strategia della qualità e la sovranità alimentare sono elementi importanti della Politica agricola 2014-2017. Siccome lo Stato ricopre soltanto un ruolo sussidiario nel quadro della politica della qualità, spetta in primo luogo agli attori interessati applicare la strategia della qualità. La Confederazione segue il processo e potenzia gli strumenti che vengono messi a disposizione in via sussidiaria. Nel progetto viene proposta una base legale per eventuali provvedimenti o strumenti statali di sostegno. Onde sancire il principio della sovranità alimentare nella legge sull’agricoltura, il Consiglio federale ha ripreso una proposta della Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale.
La Politica agricola 2014-2017 concretizza la strategia del Governo per far fronte alle sfide future nei settori economico, alimentare e ambientale (cfr. il documento di lavoro “Agricoltura e filiera alimentare 2025”), per la quale il Consiglio federale ha definito quattro indirizzi di fondo strategici:
Questi indirizzi di fondo s’inseriscono nel processo di evoluzione della politica agricola in atto dall’inizio degli anni ’90 e garantiscono una produzione agricola sostenibile orientata verso le esigenze della popolazione.
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