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AET e la sfida delle energie rinnovabili.

L’Azienda elettrica ticinese – AET – ha organizzato un incontro sul tema delle energie rinnovabili, il 22 marzo 2011 al Monte Verità di Ascona.

“La sfida delle energie rinnovabili”, tema della giornata aperta al pubblico, ha presentato opinioni, idee, strategie e progetti nel campo delle energie rinnovabili, dagli scenari europei alle realtà produttive e alle strategie del Ticino, attraverso un incontro con esperti internazionali, per conoscere il mondo delle energie rinnovabili e le sue prospettive.

Dalla prima conferenza del ciclo “La sfida delle energie rinnovabili”, organizzata e promossa da AET il 22 marzo 2011 ad Ascona, emerge che, per far fronte all’approvvigionamento energetico futuro, le energie rinnovabili giocano un ruolo fondamentale. Tuttavia, la visione dell’autosufficienza energetica di piccole unità abitative, produttive o sociali, con conseguente “democratizzazione” dell’energia riguarda soprattutto il lungo termine.

Attualmente, i progetti più interessanti da un punto di vista tecnologico ed economico sono quelli di grandi dimensioni, che permettono un miglior sfruttamento del potenziale delle nuove fonti energetiche. Questa la situazione da un punto di vista economico, con una presa di coscienza della realtà e una visione sul futuro.

Come sottolineato nella relazione presentata dal Prof. Massimo Filippini, del Politecnico federale di Zurigo e dell’USI di Lugano, gli strumenti di politica energetica sono diversi. Da una parte abbiamo gli strumenti più vicini alla logica del mercato (imposte ecologiche, sussidi per la costruzione di case a basso consumo energetico, prezzi garantiti per energia elettrica prodotta con fonti di energia rinnovabili,..), dall’altra troviamo strumenti di regolamentazione ambientale che fissano, ad esempio, gli standard di consumo energetico per le case e per gli autoveicoli. Questi strumenti di politica energetica dovrebbero promuovere da una parte il miglioramento dell’efficienza energetica, dall’altra lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili.

Il Progetto DESERTEC, ad esempio, utilizza il Sole del deserto del Sahara per produrre vapore che, sotto pressione, aziona le turbine necessarie alla produzione di elettricità.
Questo progetto – nato nel 2008 dalla volontà di alcuni cittadini provenienti da tutto il mondo – è un ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privato, tra Nord e Sud, tra economia globale e realtà locale. Il Dr. Oliver Steinmetz, fondatore e membro del consiglio di fondazione DESERTEC, ne ha illustrato i dettagli e la complessità organizzativa, ma anche il potenziale energetico e geopolitico; questo progetto può portare benessere, pace e stabilità nella regione del Medioriente e del Nord Africa.

Per quanto riguarda l’energia eolica, la Svizzera si è data come obiettivo il raggiungimento di una produzione annua di 600 GWh (più o meno equivalente alla produzione della centrale di
Biasca della OFIBLE) entro il 2030. L’ingegner Kurt Maegli (BKW), capoprogetto dell’impianto di Mont-Croisin e di grandi impianti in Germania, riferisce che in Svizzera l’eolico gode di un gradimento minore rispetto ad altri Stati europei, come ad esempio l’Italia e la Germania: ciò rallenta i progetti e rende difficile il raggiungimento degli obiettivi sul medio termine.

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