I “generali” del partito di maggioranza hanno fatto il loro tempo. L’occasione per mandare un segnale chiaro arriva il prossimo 10 aprile, occasione propizia per un via libera ai giovani, congedando chi da troppi anni detta la linea politica del partito e contagia irrimediabilmente i nuovi che avanzano o che cercano di avanzare.
Elezione dopo elezione si perdono consensi ma mai nessuno paga dazio per gli errori, per la mancanza di carisma, per i giochi di potere interno che spingono a strapparsi la sedia da sotto il fondoschiena, il tutto mentre gli elettori se la danno a gambe.
L’ipocrisia galoppante la si é vissuta nel ricordo del compianto Consigliere di Stato Giuseppe Buffi, dove tutti sono corsi a ricordare cosa di buono aveva dato al Ticino, tralasciando volutamente i ricordi di quella “vecchia bicicletta militare” che sovente lo stesso Consigliere di Stato amava citare per ricordare il mezzo che il partito gli aveva messo a disposizione per la sua ultima campagna elettorale, mentre gli altri correvano su fiammanti fuoriserie. Dimenticando volutamente quanta rabbia e delusione aveva dovuto ingoiare, lottando con i pochi che lo sostenevano contro i generali che lo volevano licenziare.
Apriamo le finestre, facciamo uscire l’aria stagnante che da troppi anni annebbia le menti e genera inutili discussioni e polemiche, togliamo la polvere da sotto i tappeti, spostiamo i mobili e cambiamo una volta per tutte un arredamento ormai logoro e privo di idee.
L’interesse di una squadra, di una vera squadra, lo si fa anche cambiando l’allenatore, il consigliere tattico, il preparatore tecnico e se necessario anche il presidente. Il PLRT dispone di molti giovani volenterosi, capaci e attivi, ma se eletti sotto la stessa guida ben presto anche loro saranno fagocitati dai generali subito pronti a riempire le pagine dei giornali con i soliti scritti contro chi non la pensa come loro.
Sono sempre i soliti a decidere, i soliti che non riescono più a creare consenso (la vera arte di un politico é di creare il consenso nell’interesse del popolo sovrano) e che nemmeno però cercano questo consenso ascoltando la gente, fatto salvo poche ore prima di mezzanotte, con lo spettro delle urne ad attenderli al varco, come se tutti fossero degli idioti pronti a bersi qualsiasi cosa.
Ma forse qualcuno un pò idiota potrebbe esserlo se é ancora tormentato dal dubbio se sporcare o meno la scheda, ancora attanagliato dai rimorsi nel pensare di ingrossare le fila dei voltamarsina e schiaffeggiare quel partito che non ti ascolta, che prosegue imperterrito a sostenere chi ne vuole la morte, a credere che sia sempre colpa degli altri se i consensi e i personaggi validi se ne vanno.
Mandiamo a casa i generali e i colonnelli del PLRT prima che ci portino al fronte a farci prendere a calci al posto loro!
C.S.