Laura Sadis, direttrice del Dipartimento finanze ed economia (DFE), é intervenuta oggi in Gran Consiglio durante la discussione per il credito di circa 14 milioni di franchi per la seconda fase dei lavori all’Istituto agrario di Mezzana (approvato dal GC), esprimendosi sul caso Chit SA e le irregolarità riscontate presso la Sezione della Logistica.
Sadis ha affermato che all’interno della stessa sezione si é cercato di ostacolare il suo intervento per migliorare la trasparenza e l’operatività. Accuse pesanti quella della consigliera di Stato, che dimostrano quale sia il clima che regna all’interno della Logistica.
Proprio oggi in un comunicato stampa il PPD chiede la sospensione dei funzionari sospetti, sino al termine dell’inchiesta. Sospensione che al momento, anche se appare incredibile considerando i gravi sospetti e le ingenti somme di denaro in gioco, non é stata introdotta. Ci si è limitati a restringere il campo decisionale dei due funzionari.
Laura Sadis ha comunque difeso l’operato del dipartimento affermando che “fino ad un certo punto non sussistevano elementi di una certa rilevanza che potessero far sorgere sospetti di irregolarità. Ma con il passare del tempo qualche stranezza e qualche procedura non proprio limpida sono venute a galla. Da qui il recente avvio di un’inchiesta disciplinare e la trasmissione di documenti alla magistratura, che ha aperto un incarto per accertare eventuali responsabilità penali.”
Il titolare della CHIT SA era a suo tempo fuggito in Italia lasciando un buco da almeno 600’000 franchi nell’ambito di appalti assegnati dal cantone.